Per la sfida del Pnrr, i Comuni spesso sono in difficoltà a livello di personale, ma, ha affermato oggi a L’Aquila il presidente della Regione Marsilio: “l’Abruzzo ha messo in campo risorse e competenze per sostenerli”
Si è parlato di Piano nazionale di ripresa e resilienza e delle sfide per i comuni abruzzesi nel corso dell’incontro organizzato all’Emiciclo dalla Fondazione Formìche. Una tavola rotonda che ha visto molti interlocutori ed esperti oltre agli ordini professionali.
Una iniziativa pensata per stimolare una riflessione e avanzare delle proposte su come fronteggiare con successo l’attuazione del Pnrr, l’applicazione del nuovo codice dei contratti pubblici, la redazione del Piao e la ricostruzione post sisma.
Dei 305 Comuni abruzzesi solo 50 hanno una popolazione superiore a 5mila abitanti. In questo contesto negli ultimi dieci anni il territorio ha perso un terzo del personale pubblico in servizio senza un ricambio generazionale: il 67% dei dipendenti locali ha più di 50 anni.
Eppure gli enti territoriali sono esposti oggi ad una grande prova: svariate centinaia di milioni da spendere tra PNRR e piani complementari, applicazione della nuova disciplina del Codice dei Contratti pubblici, adozione obbligatoria del PIAO (piano integrato di attività e organizzazione), completamento della ricostruzione post-sisma.
Per il presidente della Regione Marco Marsilio è fondamentale essere di supporto alle Amministrazioni locali sopratutto per quel che riguarda il personale che deve lavorare ai progetti. Per questo la Regione ha messo in campo iniziative e strumenti come Abruzzo Progetti ma anche formazione e altri tipi di supporto.