La Regione Abruzzo è in prima linea nella lotta alla cecità. Dal 19 al 27 ottobre a Pescara, Teramo e L’Aquila sarà possibile effettuare visite gratuite in piazza nell’ambito della campagna nazionale di prevenzione delle malattie della retina e del nervo ottico.
L’iniziativa è promossa dall’Agenzia Internazionale per la prevenzione della Cecità-IAPB Italia Onlus in collaborazione con il Centro Nazionale di Alta Tecnologia in Oftalmologia dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatie sono patologie a causa delle quali si rischia la cecità e che, complessivamente, riguardano oltre 3 milioni di italiani e 400 milioni di persone nel mondo. Con il progressivo invecchiamento della popolazione la situazione è destinata a peggiorare con conseguenti riflessi negativi sia sulla qualità della vita che sulla spesa sanitaria.
La prevenzione rimane l’arma più efficace e l’Abruzzo ha da tempo puntato sul CNAT, Centro Nazionale di Alta Tecnologia in Oftalmologia dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretto dal professore Leonardo Mastropasqua, e sulla telemedicina ed è stata scelta dall’Agenzia Internazionale per la prevenzione della Cecità-IAPB Italia Onlus come capofila della Campagna Nazionale di Prevenzione delle Malattie della retina e del nervo ottico che, dopo le tappe in Lombardia, sarà in piazza della Repubblica a Pescara dal 19 al 21 ottobre, in piazza Martiri della Libertà a Teramo dal 22 al 24 e in piazza Duomo a L’Aquila dal 25 al 27 ottobre ed entro il 2021 toccherà tutte le regioni italiane.
Dalle ore 10,00 alle ore 18,00 gli specialisti presenti all’interno di un tir hi-tech, dotato di più postazioni, effettueranno gratuitamente controlli oculistici ad alta tecnologia su retina e nervo ottico, riservati a persone di età superiore ai 40 anni.
L’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia Onlus è già da tempo fortemente impegnata in numerose iniziative di sensibilizzazione che sono alla base delle sue finalità e, dopo aver portato l’attenzione su questo problema di sanità pubblica anche nel cuore delle istituzioni, promuovendo iniziative di screening della retina anche presso il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati, ha varato una Campagna Nazionale per la Tutela della Vista.
Si tratta di un progetto che si avvale di un finanziamento pubblico triennale, inserito nella Legge di Bilancio 2019 e che, come tale, è sottoposto alla supervisione e al controllo del Ministero della Salute. L’iniziativa si prefigge di promuovere l’orientamento verso la prevenzione delle principali malattie ottico-retiniche, con quattro obiettivi:
- accrescere il livello di consapevolezza e conoscenza sulle principali patologie oculari causa di cecità e ipovisione nella popolazione: otticopatie, maculopatie e retinopatia diabetica;
- accrescere il livello di priorità della prevenzione oftalmica nell’agenda sanitaria regionale di tutte le istituzioni locali;
- sperimentare un modello di tele-diagnostica, finalizzato alla prevenzione e al monitoraggio della retinopatia diabetica negli ambulatori e nei centri di diabetologia.
- utilizzare i dati raccolti per avviare la costituzione di una banca dati nazionale finalizzata a conoscere l’impatto delle patologie, indispensabile per lo sviluppo di politiche sanitarie pubbliche per la tutela visiva
La tappa abruzzese del progetto pilota è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, ospitata dalla sede di Pescara del Consiglio Regionale e moderata dal collega Paolo Castignani, dal vice presidente dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia Onlus Michele Corcio, dal professore Leonardo Mastropasqua, dal direttore dell’Unità Operativa Complessa Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell’Università degli Studi “G.d’Annunzio” di Chieti -Pescara Agostino Consoli, dal presidente dell’Intergruppo Parlamentare per la Tutela della Vista Paolo Russo, dall’assessore regionale alla Salute, Famiglia e Pari opportunità Nicoletta Verì e dal direttore generale della Asl di Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael.
Il Servizio del Tg8:
Il vicepresidente della IAPB Italia Onlus Michele Corcio ha dichiarato che “La vista è un bene prezioso, un enorme patrimonio che ereditiamo e dobbiamo preservare sin da piccoli. Da essa ci giunge oltre l’80% delle informazioni che ci pervengono dall’ambiente. Trascurarla potrebbe compromettere irreparabilmente autonomia e indipendenza della persona”.
Il professore Mastropasqua ha evidenziato l’importanza della “Telemedicina e l’informazione sono una strategia vincente per il contrasto alle malattie della retina e del nervo ottico. La diagnosi precoce deve essere fatta con strumentazioni di altissimo livello, così da assicurare diagnosi molto precise e soprattutto precoci che potranno consentire risultati terapeutici molto migliori. Oggi quest’attività è ulteriormente facilitata grazie all’uso della telemedicina, come abbiamo cominciato a fare qui in Abruzzo per la retinopatia diabetica, una pratica che consentirà di ridurre le liste d’attesa a vantaggio dei pazienti e contribuire alla riduzione dei costi sanitari”.
Il professore Consoli ha spiegato che “In Italia esistono circa tre milioni di pazienti diabetici consapevoli di esserlo e, verosimilmente, un altro milione che ancora ignora di avere la malattia. Tutti i diabetici devono fare uno studio del fondo dell’occhio perché è l’unico organo trasparente ove si vedono i vasi dal vivo. Ben vengano queste iniziative e le sinergie tra diversi centri e specialisti. Dal 2017 con la mia equipe abbiamo effettuato 2700 screening per quanto riguarda la retinopatia diabetica. Grazie alla Telemedicina saranno le immagini a spostarsi, non i pazienti. Grazie alla telemedicina perchè favorisce una drastica riduzione delle liste d’attesa, un risparmio economico notevole per le strutture pubbliche e diagnosi tempestive per i pazienti”.
Il progetto pilota, sperimentale per l’Italia, è stato reso possibile grazie al sostegno del Parlamento italiano che, con l’ultima legge di bilancio, ha voluto dare una risposta incisiva al grande bisogno di prevenzione visiva presente nella popolazione.
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute, della Conferenza Stato–Regioni, dell’Istituto Superiore di Sanità, della Società Oftalmologica Italiana, dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), oltre che dell’Intergruppo Parlamentare per la Tutela della Vista.
L’onorevole Paolo Russo ha sottolineato che “Questa campagna è finalmente un modo concreto per aiutare i pazienti ma anche un modo moderno per orientare la politica verso scelte strategiche che aiutino i percorsi di prevenzione. Quattro sono gli obiettivi principali che la campagna si prefigge: far conoscere le principali patologie oculari causa di cecità e ipovisione nella popolazione; accrescere il livello di priorità della prevenzione oftalmica nelle agende sanitarie regionali; utilizzare i dati raccolti per avviare la costituzione di una banca dati nazionale, finalizzata a conoscere l’impatto delle patologie e indispensabile per lo sviluppo di politiche sanitarie pubbliche per la tutela visiva.
Oltre tre milioni di italiani sono affetti da malattie della vista che interessano la retina e il nervo ottico: retinopatia diabetica, glaucoma e maculopatia che, nel loro insieme, anche a causa della loro tendenza ad una ulteriore diffusione per l’invecchiamento della popolazione, lasciano intravedere in un futuro non lontano minacciosi scenari per quanto riguarda la qualità della vita degli italiani e la sostenibilità della spesa sanitaria. In questo quadro, l’elemento di maggior preoccupazione è il fatto che queste tre patologie non sono ancora contrastate in modo efficace: la mancata esecuzione di screening periodici, il limitato accesso a percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali e l’eterno problema delle liste d’attesa producono ritardi diagnostici e trattamenti tardivi, oltre che spesso inadeguati. Aspetti e attese del mondo dei pazienti, che sono stati identificati e messi in evidenza anche in un documento ufficiale –denominato Manifesto Sociale – che l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia onlus ha redatto, nell’intento portare all’attenzione delle istituzioni e dei media l’importanza di agire con azioni di informazione sulla pubblica opinione e con interventi di politica sanitaria”.
L’assessore Verì ha sottolineato come “Per poter fare prevenzione è fondamentale disporre di centri di eccellenza dotati di diagnostica all’avanguardia e terapie avanzate, in un percorso che vede coinvolti gli oculisti dei distretti di base, le cliniche universitarie e appunto i centri di riferimento, in un assetto piramidale che vede al centro il paziente. L’Abruzzo da tempo ha puntato su questo modello, istituendo centri di oftalmologia ad alta tecnologia e sostenendo lo screening della retinopatia diabetica, attraverso la telemedicina, effettuato nei diversi centri del territorio con il coordinamento del centro di eccellenza in oftalmologia di Chieti”.
Il direttore Schael ha puntato l’attenzione sull’ interdisciplinarietà e sulla digitalizzazione che sono la sua principale mission per migliorare le prestazioni delle strutture sanitarie della Asl Lanciano Vasto Chieti che ha tra le sue punte di diamante proprio il Centro Nazionale di Alta Tecnologia in Oftalmologia dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretto dal professore Leonardo Mastropasqua.
Ecco le interviste ai promotori dell’iniziativa, trasmesse nella rubrica di Rete8 “Il Fatto”: