Il Tribunale di Chieti ha assolto dall’accusa di concorso in abuso d’ufficio il Dg della Asl di Chieti-Lanciano-Vasto Flacco e l’ex direttore amministrativo Sabrina Di Pietro.
Il Tribunale di Chieti ha assolto perché il fatto non costituisce reato il direttore generale dell’Asl Lanciano Vasto Chieti Pasquale Flacco e l’ex direttore amministrativo Sabrina Di Pietro, accusati di concorso in abuso d’ufficio, Di Pietro anche di false attestazioni su qualità personali. Di Pietro è stata assolta da quest’ultima imputazione perché il fatto non sussiste e dall’abuso per non aver commesso il fatto. Il pubblico ministero Giancarlo Ciani aveva chiesto un anno di reclusione per Flacco e un anno e 4 mesi per Di Pietro, entrambi presenti all’udienza che si è conclusa poco fa al termine di una camera di consiglio durata un’ora. Secondo l’accusa, Flacco avrebbe nominato Di Pietro direttore amministrativo dell’azienda sanitaria Lanciano Vasto Chieti nonostante fosse a conoscenza del fatto che non possedeva i requisiti, ovvero lo svolgimento, almeno per 5 anni, di una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private. Di Pietro attestò al Dg di aver ricoperto per 5 anni la qualifica di direttore di una struttura sanitaria, ovvero l’ex Onpi di Spoltore (Pescara), struttura che invece avrebbe svolto attività socio assistenziale. La vicenda prese le mosse dall’esposto-denuncia presentato alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti da Mauro Febbo, nella sua qualità di presidente della Commissione di vigilanza della Regione Abruzzo. Nell’ottobre 2017 la Corte dei Conti aveva disposto l’archiviazione del procedimento.
IL COMMENTO DELL’ASSESSORE ALLA SANITÀ PAOLUCCI: CHI HA STRUMENTALIZZATO ORA CHIEDA SCUSA.
Per Paolucci “Viene ristabilita la veridicità sulla correttezza dell’operato del direttore Flacco e la fondatezza delle attestazioni fornite dalla Dr.ssa Di Pietro, cui va la mia stima e ringraziamento. Prendo atto che la politica delle denunce e gli esposti portati avanti per mesi da Febbo sono risultati totalmente infondati. Ora si chieda scusa”.
L’INTERVISTA DEL TG8 ALL’ASSESSORE PAOLUCCI:
In merito all’assoluzione di Sabrina Di Pietro interviene anche il consigliere regionale Mauro Febbo
In una nota si legge : “Ho posto in essere un atto dovuto nella mia qualità di Presidente della Commissione di Vigilanza della Regione e nell’espletamento del ruolo e delle funzioni istituzionali che mi vengono richiesti. L’esposto non è nato da alcun intento vessatorio e/o polemico e/o accanimento, men che meno di carattere personale, nei confronti della d.ssa Di Pietro ma da fatti oggettivi e atti documentati. La circostanza che la dott.ssa Di Pietro si sia occupata di una struttura socio assistenziale (Ex ONPI di Caprara – Spoltore) e non di una struttura socio-sanitaria è stata rilevata nella Sentenza n. 194/2011 Tribunale Penale de L’Aquila – Ufficio GIP nel proc. RGNR 1653/2010, nella quale è stato accertato che la predetta struttura non svolgeva attività riconducibile a quella sanitaria. Infatti le circostanze da me esposte sono state pienamente condivise dalla stessa Procura della Repubblica di Chieti che ha disposto i propri necessari accertamenti, ritenendo gli stessi idonei a sostenere la pubblica accusa in giudizio; in caso contrario, non si sarebbe arrivati a dibattimento, bensì sarebbe stata formulata richiesta di archiviazione. Prima di ogni considerazione sarà , comunque, opportuno leggere le motivazioni della sentenza e le conseguenti decisioni della Procura al fine di poter di esprimere eventuali valutazioni finali sulla vicenda”.