Oggi e domani assemblea dei soci dell’Aca, azienda consortile acquedottistica . 64 sindaci decidono il successore di Di Baldassarre.
Aggiornamento: la prima assemblea del 9 settembre è andata deserta ed è stata aggiornata al 10 settembre.
Oggi e domani ,nella sede di Confindustria, in via Raiale 110 a Pescara, assemblea dei soci dell’Aca, l’azienda consortile acquedottistica, e 64 sindaci sono alle prese con la scelta dell’amministratore unico, successore dell’avvocato Vincenzo Di Baldassarre. Tra i soci ci sono i Comuni del Pescarese e del Chietino che voteranno, pro quota, la scelta del proprio referente presso la società che, a breve, dovrebbe occuparsi dei nuovi impianti di depurazione a Pescara, Spoltore e San Giovanni Teatino, a meno che non venga individuato un commissario ad acta .Tra i 21 candidati ci sono molti professionisti, tecnici, avvocati e geometri: l’ex consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle Carlo Spatola Mayo , dipendente dell’Arta Abruzzo; l’attuale amministratore della SpoltoreServizi Srl Stefano Ilari; Giampiero Leombroni, 70 anni di Chieti, geometra in pensione, ex dirigente comunale a Pescara con Luciano D’Alfonso sindaco e attualmente commissario regionale dell’Arap; Marco De Rocco, commercialista, 44 anni di Pescara, già membro del collegio sindacale della Cosvega di Francavilla; Gianluca Di Marco, praticante avvocato, 34 anni di Pianella; Guido Felice De Luca, avvocato, 57 anni di Bisenti; Mirco Velluto, commercialista, 42 anni di Pescara; Mario Marzovilla, commercialista, 46 anni di Pescara; Domenico De Michele, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Pescara e già direttore di Attiva, 58 anni di Pescara; Fabrizio Calore, consulente del lavoro e già componente del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia del 2015, 50 anni di Francavilla; Paolo Di Felice, geometra, 47 anni Pescara; Paolo Palombo, ingegnere, 57 anni di Pescara; Luciano De Nardellis, ingegnere, 69 anni di Isernia; Pietro Iavarone, commercialista, 53 anni di Montesilvano; Claudio Mizii, commercialista, 60 anni di Atri; Marco Desiderio Brullo, chimico e insegnante, 38 anni di Montesilvano; Fabrizio Salusest, commercialista, 58 anni di Pescara; Luigi Bonetti, 53 anni di Pescara, ragioniere e direttore del porto turistico Marina di Pescara fino al 2000; Antonio Farchione, 49 anni di Montesilvano, e Giulio Geraci (45) di Montesilvano. L’ultima candidatura, Paolo Grugnale, avvocato, 52 anni di Penne.Ieri la Cgil ha manifestato il proprio dissenso su alcune scelte operate dalla Regione in materia di depurazione delle acque e sollecitato che si facciano gli interessi dei cittadini .
Oggi interviene con una nota il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Domenico Pettinari il quale afferma che “L’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì un bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve essere garantito come un servizio pubblico e non rappresentare una forma di lucro per nessuno. L’acqua è un bene comune e per gestirne l’erogazione serve un’azienda pubblica si otterrebbe così un vantaggio per i cittadini che pagherebbero una bolletta più bassa; una maggiore trasparenza nella gestione e nei costi per l’Ente e finalmente si darebbe seguito sia alla volontà dei cittadini sancita dal referendum del 2011 e all’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Pescara, che ha votato per “la trasformazione di ACA SpA da società in house ma assoggettata al diritto privato, in azienda pubblica di diritto pubblico. Tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale. Quasi trenta milioni di elettori italiani hanno votato a favore del servizio pubblico, nella consultazione referendaria del 2011, sarebbe ora di rispettare finalmente la volontà popolare. La ripubblicizzazione dell’Aca è un passo necessario come lo è la selezione per criteri meritocratici dell’amministratore che si terrà il prossimo 10 settembre. La classe dirigente deve smettere di politicizzare le nomine il M5S chiede a gran voce che siano attuati criteri oggettivi di valutazione su base meritocratica e che si prosegua con un’evidenza pubblica che tenga fuori i tentacoli della politica locale”.