Acqua del Gran Sasso: le associazioni formano un osservatorio indipendente per capire cosa sia realmente accaduto nei giorni scorsi e avviare un confronto con gli Enti.
La prima riunione dell’Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso si é svolta ieri sera . Nato su iniziativa di alcune associazioni cittadine, vede ad oggi la partecipazione di: WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura Laga, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia e FIAB. L’adesione è aperta a tutte le associazioni interessate e a tutti i cittadini che vogliono impegnarsi su questa problematica. E sono già tanti i singoli cittadini che hanno segnalato la loro disponibilità anche come professionisti (avvocati, medici, biologi, ecc.). Tre i principali obiettivi: Verificare cosa è successo tra l’8 e il 9 maggio (e nei giorni immediatamente precedenti). Il compito dell’Osservatorio sarà quello di pretendere dagli Enti competenti di fare chiarezza, come impone la legge; Avviare un confronto con gli Enti competenti per comprendere cosa non funziona nel sistema di approvvigionamento idrico dal Gran Sasso. L’acqua del Gran Sasso è prelevata nelle immediate vicinanze di due realtà potenzialmente inquinanti: i Laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e i trafori autostradali A24. Su questo sistema sono stati spesi milioni di euro, più di 80 solo attraverso la struttura commissariale. Anche su questo gli Enti competenti hanno l’obbligo di informare i cittadini. Comprendere quali sono gli attuali programmi per la messa in sicurezza definitiva delle acque del Gran Sasso. Per perseguire questi obiettivi l’Osservatorio, oltre ad aver avviato l’accesso agli atti per raccogliere informazioni, intende organizzare innanzitutto una serie di incontri pubblici aperti a tutti per confrontarsi con le istituzioni che stanno gestendo queste problematiche. Sul primo aspetto saranno invitati ARTA, ASL e Ruzzo Reti SpA ad un confronto pubblico già nella prossima settimana. La prossima riunione dell’Osservatorio è fissata per martedì 16 maggio alle ore 18 presso la sede del WWF in via De Vincentiis n. 1 (Edificio Croce Rossa) a Teramo.