Nei giorni scorsi all’interno dei laboratori del Gran sasso si è svolta alla presenza di sindaci del territorio teramano una visita guidata fortemente voluta dalla Provincia.
Un appuntamento per chiarire gli aspetti più controversi emersi durante la “crisi idrica” dei primi di maggio quando furono rilevate tracce di Toluene nell’acqua captata dalla Ruzzo Reti. Un incontro in cui sembrerebbero però essere emerse anche alcune criticità, come la mancanza di una mappa dettagliata della rete che attraversa i laboratori all’interno del Gran Sasso. Per il Vice presidente della regione Lolli ma anche per il Presidente della Ruzzo Forlini “La soluzione definitiva per evitare qualsiasi interferenza dei Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Infn e dell’autostrada A24 sul sistema acqua è quella “di ricorrere a un punto di captazione diverso da quello attuale, all’interno della montagna”. Sull’incontro avvenuto ad Assergi è intervenuta anche l’associazione Robin Hood che ha ritenuto inutile la visita perché i sindaci non sono tecnici e per questo motivo c’è bisogno di nominare con urgenza una commissione tecnica, che tramite esami diretti possa finalmente dire se il sistema idrico della presa del Ruzzo del Gran Sasso è in sicurezza da eventuali sversamenti.
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