Ai migranti di Casalincontrada non piace il pane cotto, sette di loro protestano quando si vedono arrivare il piatto tipico abruzzese, e si placano davanti ad un piatto di riso.
L’episodio avvenuto nei giorni scorsi nella struttura di Villa Elena dove la cooperativa Matrix ospita una settantina di profughi. Durante la cena viene servito un piatto tipico abruzzese, il pane cotto, la sala rumoreggia e qualcuno per precauzione chiama anche i carabinieri. In pochi minuti la protesta viene sedata con il buon senso: a chi non gradisce crosta di pane, verdura e uova, questi gli ingredienti della pietanza, viene servito un bel piatto di riso. E’ il primo episodio che accade in questa struttura, un ex locale per matrimoni e cerimonie, adibita ora a centro d’accoglienza gestita dalla cooperativa Matrix il cui direttore Simone Caner ha dichiarato di non aver avuto mai particolari problemi. Lo stesso sindaco di Casalincontrada Vincenzo Mammarella ha parlato di ottima integrazione tra gli ospiti della struttura, spesso a passeggio tra le strade del paese, e la popolazione. La protesta, per altro pacata, da parte di poco più di 5 ospiti tutti provenienti dal centro Africa, mentre tutti gli altri, anche numerosi indiani, hanno al contrario gradito l’iniziativa culturale, ancor prima che enogastronomica, di far conoscere una ricetta tipica del territorio che li ospita momentaneamente, visto che quasi tutti non vedono l’ora di raggiungere altre destinazioni.
…..Alleva i corvi e ti beccheranno gli occhi……..
….alleva i corvi e ti beccheranno gli occhi… o per dirla all’abruzzese …a trattare gli asini a confetti….