Costa teramana in ginocchio dopo l’imponente mareggiata, da Alba Adriatica fino a Silvi. Provocati danni rispetto ai quali quelli di febbraio sono poca cosa.
La situazione più grave si è registrata sulla costa nord di Alba, dove il mare ha raggiunto le rotonde del lungomare e scavato la terra sotto le cabine e gli stabilimenti. Una decina quelli al momento interdetti e resi inagibili fino ad ulteriori esami strutturali. L’ordinanza del sindaco ha vietato l’accesso in tutto l’arenile dalla foce del Vibrata fino a via Gorizia. Si sta valutando di chiudere anche la passeggiata del lungomare. I danni sono estesi, dalla Bambinopoli fino ad Alba Beach. Quanto registrato finora rischia di infliggere un colpo mortale alle attività turistiche e ricettive del litorale, paradossalmente proprio all’indomani della manifestazione-provocazione degli operatori che avevano esposto cartelli con cui denunciavano il forte rischio di non ripartire con la stagione 2020.
Giuliano Vallese Consigliere comunale di Alba Adriatica al Tg8: «Si tratta di un disastro annunciato, ma non ci aspettavamo un evento di simile violenza. Temiamo ulteriori mareggiate nei prossimi giorni.»
Il servizio del Tg8