A rischio la fiera regionale del tartufo e conseguentemente la valorizzazione del prodotto tipico. A lanciare l’allarme le associazioni di categoria.
Fabio Cerretano, presidente dell’associazione Micologica Tartufai Abruzzesi e Giovanni Scioli presidente Coordinamento associazioni tartufai della Regione Abruzzo, hanno rivolto un appello all’assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, per evitare che quanto fatto fino a ora venga vanificato per ritardi legati a problemi burocratici. La situazione di stallo, che va avanti ormai da diversi mesi, ha spinto i tartufai ad alzare il tono e chiedere alla Regione di sbloccare subito il finanziamento per permettere di portare avanti i progetti avviati. I fondi regionali per il 2018, infatti, non sono stati ancora del tutto consegnati e quelli del 2019 non sono stati messi a bando. Una penalizzazione, dunque, per il percorso di valorizzazione avviato già da diversi anni che rischia ora di arrestarsi. “Non si può bloccare un processo così importante”, ha spiegato Cerretano, “si tratta di un iter burocratico fermo al 2018 che impedisce alle associazioni di portare avanti le tante iniziative intraprese per la valorizzazione del tartufo d’Abruzzo”. Nell’ultimo anno sono stati promossi quattro importanti progetti finanziati dalla giunta precedente per la valorizzazione e la tutela del tartufo abruzzese che hanno coinvolto l’Amta e l’associazione tartufai della Majella (Valorizzazione), Tartufai della Marsica, Ecologica Quadri e l’associazione Pro tartufo teramano (Tutela), Tartufai Vallelonga, Tartufai Alto Sangro, amici del tartufo di Sulmona e Val Pescara (Custodia e rigenerazione).
“I fondi erogati dalla Regione dovrebbero essere pari al 70 per cento degli introiti derivanti dalla tassa della raccolta che ogni cercatore paga annualmente”, hanno continuato Cerretano e Scioli, “in realtà, a causa del dissesto finanziario per la sanità fino ad oggi sono stati fissati in 250mila euro (il 20% alla ricerca scientifica, il 20% alla fiera e il 60% ai progetti delle associazioni). In sintesi i progetti del tartufo vengono finanziati dal tartufo senza pesare sulle tasche dei contribuenti. Ci auguriamo che il fondo per il 2020 vada a regime, ovvero sia il 70% (introiti 2018 508.000). I tartufai hanno accettato di pagare una porzione di tassa aggiuntiva proprio per finanziare i progetti legati allo sviluppo e tutela del tartufo d’Abruzzo. A oggi, però, dobbiamo constatare che non sono stati ancora concessi il finanziamento per la fiera regionale di 50mila euro relativo all’anno 2018 e il budget per il 2019 (altri 250.000). E’ necessario proseguire con iniziative correlate e coerenti con i progetti già in atto che hanno necessariamente bisogno di continuità per permettere la promozione, valorizzazione, sviluppo , e tutela del tartufo nel nostro territorio regionale, l’istanza rivolta all’assessore, per non deludere le iniziative in corso che tutte le associazioni tartufai d’Abruzzo con grande entusiasmo, passione e determinazione, stanno portando avanti con l’unica finalità dello sviluppo del tartufo d’Abruzzo”. Cerretano, che conosce bene la materia essendo anche presidente della Federazione Nazionale delle Associazioni di Tartufai Italiani ha chiarito che “la legge della Regione Abruzzo in materia di tartufi è una delle più evolute, in particolare la parte finanziaria è unica nel suo genere e per questo va rispettata nell’interesse di tutti”.