Antenne telefoniche a Pescara Colli: prevale preoccupazione tra i residenti nonostante l’incontro di ieri in Comune, manca un organo di valutazione.
Secondo i Comitati No Antenne ci sarebbero numerose irregolarità alla base dei progetti d’installazione delle antenne di alcuni operatori telefonici in particolare in Via Campo di Giove e a Valle Furci. In una nota si dicono preoccupati per i tanti lati oscuri e per le titubanze dell’amministrazione comunale che a distanza di anni non é ancora intervenuta, al di là delle promesse, inmodo deciso per contrastare questi progetti:
“Dopo anni di incontri, di dichiarazioni e promesse ai cittadini – scrivono in una nota i Comitati – sono emersi di nuovo tanti punti oscuri riguardo a quello che è stato l’interesse e l’impiego di politici e tecnici rispetto alla questione delle Antenne e quindi dell’inquinamento da elettrosmog e di tutto quanto ne consegue (malattie e svalutazione degli immobili in primis). La nuova Assessore Scotolati ha dichiarato di aver preso in mano in modo coscienzioso l’operato dei suoi predecessori e in particolar modo di quello dell’ex assessore comunale all’Edilizia e al Patrimonio Sandra Santavenere, anche lei presente all’incontro, la quale sembra abbia mantenuto le promesse fatte ai cittadini: trovare i fondi per bandire un appalto per affidare l’incarico a tecnici sopra le parti in grado di occuparsi del nuovo Regolamento e Piano delle antenne, ma il procedimento per bandire il concorso è stato interrotto dopo la fine del suo incarico (ottobre 2016). Il Comune si è mostrato impreparato e poco chiaro alle incalzanti e precise domande dei cittadini riguardo alla installazione dell’antenna in via Campo di Giove e a quella di strada Valle Furci per cui sembrano già ripresi i lavori nonostante le presunte irregolarità e nonostante la prima vittoria dei cittadini davanti al TAR nell’agosto 2014 per il ricorso contro la stessa. Le installazioni delle due antenne (ottobre 2017 campo di Giove e lavori in corso Valle Furci) dipendono dal piano annuale del 2011 (che in realtà andava a colmare le lacune degli anni dal 2008 al 2011, anni in cui non sono stati presentati piani annuali dalle compagnie) e da quello del 2012, che sembra sia l’ultimo piano in assoluto presentato dalle compagnie telefoniche. Secondo quanto citato dal Regolamento per l’insediamento urbanistico e territoriale di stazioni radio base ormai molto datato, del 2004, i Programmi delle installazioni dovrebbero invece essere annuali: «Al fine di ottimizzare la collocazione degli impianti nel territorio comunale, con particolare riferimento alla riduzione della esposizione della popolazione, ciascun gestore di rete per telefonia mobile presenta allo Sportello Unico comunale per le attività produttive il Programma annuale delle installazioni fisse da realizzare nell’anno successivo, con i relativi dispositivi di controllo del livello di emissione.» (Art. 4, p. 4). Ma le irregolarità non finiscono qui: anche la VAS, Valutazione Ambientale Strategica, è ferma al 2008. L’art. 6 del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, prescrive l’assoggettamento a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) «per tutti i piani e i programmi: a) che sono elaborati per la valutazione e gestione della qualità dell’aria ambiente, per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, e (…)». La VAS, Valutazione Ambientale Strategica è uno strumento per «garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, assicurando che, ai sensi della presente direttiva, venga effettuata la valutazione ambientale di determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente» (Direttiva 2001/42/CE nell’articolo 1). Lo scontento, dunque, è notevole viste le numerose riunioni tra amministratori, tecnici e cittadini volte ad aggirare la buona fede delle persone che credevano negli impegni presi dalla Amministrazione e nelle notizie apprese da tecnici e politici e che oggi, sono messi alle strette. L’Avvocatura del Comune sarà interrogata per comprendere tutte le irregolarità, così afferma la Scotolati; e il nuovo dirigente SUAP, l’Ing. Aldo Cicconetti, dice che entro quindici giorni da questa data sarà studiato il modo per indire nuovamente la procedura per conferire l’incarico di redigere il nuovo Regolamento comunale, il nuovo Piano delle antenne, per risolvere le irregolarità e per dare vita ad una concertazione e ad un dialogo aperto e chiaro con la cittadinanza che dovrebbe essere informata in tempo utile di ogni singola installazione di antenne e di quanto succede in città soprattutto se attiene alla qualità della vita dei cittadini.