Antitrust: Ue apre un’indagine sulla fusione Fca-Psa. Possibili ricadute sulla Sevel di Atessa.
La Commissione svolgerà ora un’indagine approfondita sugli effetti della proposta di transazione per determinare se è probabile che riduca significativamente la concorrenza effettiva. L’operazione è stata notificata alla Commissione l’8 maggio 2020. Psa e Fca hanno deciso di non presentare impegni durante l’inchiesta iniziale per rispondere alle preoccupazioni preliminari della Commissione. L’antitrust Ue ha ora 90 giorni lavorativi, fino al 22 ottobre 2020, per prendere una decisione. L’apertura di un’indagine approfondita non pregiudica l’esito dell’indagini, sottolinea la Commissione.
Entrando nel merito dell’indagine, la Commissione spiega che in molti paesi, Psa o Fca sono già il leader di mercato nei veicoli commerciali leggeri e la fusione eliminerebbe uno dei principali concorrenti. In questa fase, la Commissione teme che la concorrenza “possa ridursi in modo significativo per alcuni tipi di veicoli commerciali leggeri nei seguenti Stati membri: Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Regno Unito”.
Problema che non si pone con le automobili, perché i concorrenti sono di più e più grandi. L’indagine preliminare della Commissione mostra che Psa e Fca hanno storicamente gareggiato testa a testa per i furgoni in numerosi Stati membri, e anche i prezzi di entrambi i marchi si sono allineati. La fusione eliminerebbe quindi un importante vincolo competitivo per entrambi, secondo Bruxelles. Inoltre, il mercato dei veicoli commerciali leggeri sembra essere caratterizzato da un livello relativamente elevato di ostacoli all’ingresso e all’espansione, ad esempio la necessità di disporre di una rete di servizi sufficientemente ampia che non è facile e veloce da configurare.