Salta la trattativa per salvare dal licenziamento i 40 lavoratori del call center di proprietà della Arca Voice e quindi andranno tutti a casa.
L’Arca Voice, la società di Lanciano con sede a Spoltore, manda a casa 40 lavoratori. Lo scorso ottobre i sindacati Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl avevano lanciato un accorato appello per i dipendenti della società presente sul territorio pescarese dal 2008 che negli anni aveva quasi dimezzato i dipendenti passando da 70 a 40 unità. Lavoratrici e lavoratori, di età compresa tra i 25 e 45 anni, erano assunti a tempo indeterminato e in prevalenza con contratto part time. Ad ottobre, infatti, è partita la procedura di licenziamento collettivo, contestata dai segretari provinciali dei due sindacati Alessandra Di Simone (Filcams-Cgil) e Davide Frigelli (Fisascat-Cisl) per le modalità usate dalla società. Arca Voice aveva inviato le comunicazioni mediante telegramma che poneva tutti in ferie forzate con l’immediata disattivazione degli strumenti di lavoro. Dal 24 ottobre, infatti, i lavoratori hanno smesso di svolgere le proprie mansioni. I sindacati avevano chiesto l’intervento del Mise, il Ministero dello sviluppo economico, ma l’iniziativa non ha ottenuto esito positivo. Per i sindacati è inconcepibile ciò che è accaduto perchè la società ha chiuso i battenti dall’oggi al domani nonostante la mobilitazione dei lavoratori, i presidi organizzati dalle sigle sindacali a Spoleto e lo stato di agitazione a Spoltore. Time out è il triste epilogo per i dipendenti della filiale operativa “Arca Voice” del Gruppo Maran con la conferma del licenziamento collettivo.