Torna a far sentire la propria voce l’Ente bilaterale regionale, che già nelle settimane di lockdown aveva denunciato i gravissimi ritardi nel trasferimento di risorse da parte del governo per far fronte al pagamento della cassa integrazione a imprese e dipendenti dell’artigianato. Mancano 8 milioni.
Il nuovo presidente dell’Ebrart Abruzzo, Fabrizio Vianale, bolla come “inaccettabile e immotivato il ritardato e parziale trasferimento delle risorse al Fondo sociale bilaterale per l’artigianato (Fsba) per l’erogazione della cassa integrazione ai dipendenti delle imprese artigiane, nonostante le ripetute sollecitazioni delle parti sociali”.
“Chiediamo risposte immediate al governo e a tutte le forze politiche – afferma ancora Vianale – perché non è accettabile che la cassa integrazione di aprile ammonti a circa un miliardo di euro e che il Governo abbia disponibili 765 milioni, ma ne abbia erogati solo 248 mila dopo oltre 40 giorni”.
L’Ente bilaterale dell’artigianato dell’Abruzzo (Ebrart) ha da tempo approvato le migliaia di richieste arrivate relativamente alle prime 9 settimane di copertura dell’ammortizzatore sociale Fsba, e sta gestendo le ulteriori 9 settimane messe a disposizione del Governo.
“Abbiamo provveduto al pagamento dell’assegno per la mensilità di marzo 2020 – illustra ancora il presidente – a oltre 4200 imprese, per circa 16mila dipendenti della nostra regione. Per completare le erogazioni di aprile occorrono ancora 7,9 milioni di euro, che auspichiamo il governo provveda immediatamente a trasferire. Ci aspettiamo – sottolinea ancora Vianale – che vengano accreditate immediatamente le restanti risorse previste dal “Decreto Rilancio” fino a copertura delle necessità, e si provveda ad erogare anche quanto serve per la cassa di maggio e giugno. L’erogazione di queste risorse permetterebbe anche una ripresa dei consumi, a favore di una economia che fatica a ripartire”.
L’Ebrart Abruzzo sostiene le esigenze delle imprese e dei loro lavoratori, che sono la ricchezza del territorio.
“Siamo pronti a iniziative tese ad ottenere giustizia sociale per garantire l’erogazione delle spettanze ai lavoratori, che in un momento di così grande difficoltà non possono rimanere senza stipendio. L’Ebrart – conclude Vianale – ribadisce questa esigenza anche alle forze politiche locali: occorre recuperare ritardi, inefficienze e diseconomie esterne alle imprese, e valorizzare il nostro tessuto produttivo, di cui l’artigianato, con circa 20mila aziende, è da sempre il punto di forza”.