Asl Chieti Lanciano Vasto: archiviata vicenda Di Pietro dalla Corte dei Conti per la quale la nomina dell’ex Direttore Amministrativo non era affatto illegittima.
Archiviata. La vicenda della nomina di Sabrina Di Pietro, ex Direttore Amministrativo della Asl 2 Lanciano Vasti Chieti, per la Corte dei Conti e’ chiusa. A darne comunicazione alla Direzione Aziendale e’ stata la Procura generale per l’Abruzzo, che questa mattina ha ufficializzato l’archiviazione del caso, portato all’attenzione della magistratura contabile da un esposto dal presidente della Commissione di vigilanza che denunciava “violazioni di leggi e regolamenti, danni erariali, condotte omissive da parte dell’Azienda inchiodata, invece, dall’inchiesta della Corte dei conti che la risposta fornita dalla Asl stessa non l’aveva bevuta”.
“Una fortuna la richiesta di documenti e informazioni – commenta il Direttore generale Pasquale Flacco – perche’ attraverso carte e atti abbiamo potuto dimostrare che la nomina della Di Pietro non era affatto illegittima. Non si e’ verificato, dunque, quel terremoto che era stato preannunciato e, evidentemente, auspicato. Questa Direzione e’ stata per mesi sbeffeggiata, tacciata di opacita’ e ritenuta responsabile di imbrogli che avevano causato danni ingenti all’Azienda stessa, insomma che meritavamo di finire sul rogo. Siamo stati condannati in premessa, ancor prima che si esprimesse l’organo titolato a farlo, dando per scontato il grave profilo di responsabilita’ tenuto sotto ogni punto di vista. Ma il tempo e’ dalla parte degli onesti, di chi sa, in coscienza, di aver rispettato le regole, e che non ha paura degli accertamenti, che possono far emergere solo la verita’. L’archiviazione dissipa qualunque ombra sulla condotta di questa Direzione, e restituisce a tutti i soggetti coinvolti, a partire da Sabrina Di Pietro, quella onorabilita’ mai persa, ma cannoneggiata a colpi di congetture spacciate per verita’ assolute”.
Come si ricordera’, la nomina del Direttore amministrativo era stata oggetto di denuncia per presunta illegittimita’, legata a mancanza di requisiti che, invece, la Di Pietro, ha sempre dichiarato e dimostrato di aver maturato nell’ambito della struttura assistenziale socio-sanitario ex Onpi.