“I tumori epatici primitivi. Una realtà in continua evoluzione” è il titolo del congresso in programma sabato 25 marzo a Pescara
Responsabile scientifico del simposio che sarà ospitato dall’ l’Auditorium Petruzzi di Via delle Caserme, è il dottore Giordano Beretta, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica della ASL, che sarà tra i relatori insieme al dottore Massimo Basti, Direttore del Dipartimento delle Chirurgie, il dottore Pierluigi Cacciatore, Responsabile Unità Operativa Semplice Dipartimentale del Day Hospital
del Dipartimento delle Medicine, il dottore Vincenzo Di Egidio, Direttore del Dipartimento dei Servizi Ospedalieri, il dottore Dimitri Luisi, Dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia, la dottoressa Valeria Pace Palitti, Dirigente Medico dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna e il dottor Alessandro Pieri, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna.
locandina 25 marzotumoriepatici
Il dottore Beretta spiega che «I tumori epatici primitivi sono un’entità in continua evoluzione, sia dal punto di vista epidemiologico che terapeutico. La disponibilità di trattamenti antivirali che controllano e, in molti casi, guariscono l’infezione da epatite C e la vaccinazione obbligatoria contro l’epatite B hanno comportato una riduzione degli epatocarcinomi ad eziologia virale, rendendo più elevata la quota a differente eziologia. Ciò può comportare importanti differenze epidemiologiche che possono portare a diversi approcci terapeutici.
Contestualmente appare invece in incremento il riscontro di colangiocarcinomi intraepatici che assumono un ruolo sempre più rilevante nel panorama delle neoplasie primitive epatiche. Tale situazione epidemiologica, affiancata dal miglioramento delle conoscenze anatomo-patologiche e biomolecolare può portare ad approcci terapeutici non disponibili in passato. Accanto, infatti, ai trattamenti locoregionali si sta sempre più sviluppando il ventaglio delle opzioni farmacologiche, con un ruolo anche per l’immunoterapia, in passato apparentemente poco efficace, e delle terapie target, soprattutto nell’ambito del colangiocarcinoma. Si pone quindi la necessità, nell’ambito della programmazione di una corretta strategia terapeutica, di individuare una corretta sequenza dei trattamenti che possa consentire sia un risultato ottimale che una sostenibilità del sistema.
Il convegno si pone quindi l’obiettivo, grazie anche alla partecipazione di esperti di rilevanza nazionale, di fare il punto sulle conoscenze attuali e di cercare di individuare percorsi ottimali di trattamento che possano essere utili nelle realtà giornaliere al momento della scelta della strategia per il singolo paziente. Ci sarà spazio per considerazioni epidemiologiche, diagnostiche e terapeutiche a partire anche da una corretta sorveglianza del paziente epatopatico ed al trattamento multidisciplinare delle neoplasie. Una tavola rotonda finale valuterà vantaggi e problematiche dell’accertamento bioptico proprio alla luce dei moderni trattamenti disponibili».