Una situazione di disagio registrata da anni nella Asl di Pescara e che con l’emergenza covid si è acuita. E’ tutto scritto nel dossier, in 5 punti, presentato questa mattina alla stampa dal vicepresidente del Consiglio Regionale Domenico Pettinari.
La Asl di Pescara: non funzionava prima non funziona ora in piena emergenza Covid. Il vicepresidente del Consiglio Regionale, Domenico Pettinari, va giù duro sulla questione e presenta un dossier in 5 punti, diretto all’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, e al presidente della Regione Marco Marsilio.
Il punto di partenza è il depotenziamento degli ospedali di prossimità: Penne e Popoli, che in questo periodo critica avrebbero decongestionato il Santo Spirito di Pescara. Ma ci sono altre criticità evidenziate, come ad esempio i due distretti sanitari di Pescara, fatiscenti, con poche apparecchiature e senza personale, oppure la procedura per fare i tamponi: un sistema troppo farraginoso perché l’utente deve chiedere al medico di base che a sua volta deve chiedere alla Asl, quest’ultima deve prenotare e infine viene comunicato all’utente lampossibilità di fare il tampone. E poi la questione dei vaccini antinfluenzali. Pettinari ha riferito di un’analisi fatta dalla Fondazione Gimbe di Bologna e pubblicata a fine settembre, in cui la Regione Abruzzo figura al terz’ultimo posto per l’approvvigionamento.