In vista della reindustrializzazione della ex Honeywell di Atessa a gennaio partiranno le selezioni per riassumere 162 dei 330 dipendenti.
A breve la ex Honeywell di Atessa diventerà Baomarc, azienda che fa capo alla multinazionale cinese Baosteel, il maggiore gruppo siderurgico cinese e uno dei maggiori produttori mondiali di acciaio. Nel sito dello stabilimento, che si estende su un’area di oltre 10mila metri quadrati, sarà avviata una nuova attività e si passerà dalla realizzazione di turbo compressori a quella di componenti in acciaio. Solo che le opportunità di essere riassunti saranno offerte a 162 dipendenti rispetto ai 330 ex Honeywell rimasti senza lavoro.
I sindacati Fiom, Fim e Uilm hanno incontrato ieri i dipendenti per illustrare la situazione annunciando che da gennaio partiranno le selezioni dei 162 dipendenti da assumere: 110 subito e 52 nella seconda fase. L’azienda farà dieci colloqui al giorno e da marzo cominceranno a lavorare i primi assunti. Intanto, però, a metà gennaio in Regione ci sarà un incontro con l’azienda per stabilire i termini della riassunzione con contratti a tempo indeterminato auspicando che il trattamento economico per i lavoratori possa essere lo stesso di quello avuto in Honeywell.
La Baomarc ha annunciato 22milioni di euro di investimenti e 200mila euro per la formazione dei dipendenti e sembra intenzionata ad aprire un secondo stabilimento con una capacità produttiva di 100mila tonnellate di acciaio di cui 60mila serviranno alla Baosteel Italia, 12mila alla Baomarc e 28mila ai clienti della Val di Sangro.
I sindacati chiedono che la politica non metta le mani su questa vertenza e non si faccia campagna elettorale sulla pelle di 330 famiglie. Questa mattina, 15 dicembre, incontro con il vice premier e ministro del lavoro Luigi Di Maio davanti allo stabilimento.