I sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil chiedono di convocare un tavolo in Prefettura a Teramo, alla presenza sia della Regione che della proprietà, per trovare un accordo sugli stipendi e sul futuro dei lavoratori dell’Atr di Colonnella.
I sindacati, in occasione dello sciopero di 8 ore e del sit-in davanti ai cancelli dello stabilimento dell’Atr di Colonnella, hanno illustrato i problemi economici e sociali che i lavoratori della storica azienda teramana stanno affrontando, i timori riguardanti il futuro occupazionale e produttivo del sito ed hanno presentato le prossime iniziative sindacali.
I sindacati, questa mattina, 31 gennaio, alla presenza del sindaco di Colonnella Leandro Pollastrelli, del consigliere regionale Dino Pepe e del deputato Antonio Zennaro, hanno ricordato che i lavoratori devono ancora percepire lo stipendio di luglio e quello di dicembre e che l’azienda ha preannunciato un piano di cassa integrazione straordinaria a zero ore per 100 dipendenti su 150 rigettato dai sindacati.
Il segretario della Fiom Cgil Mirco D’Ignazio ha detto: “Oggi abbiamo avuto un’assemblea con i lavoratori e visto che la proprietà non ha fornito nessuna novità nelle prossime ore chiederemo la convocazione del tavolo in Prefettura.
L’azienda si è impegnata a pagare dicembre e parte di luglio entro il 15 febbraio, ma per noi è inaccettabile. Ma soprattutto ci preoccupa il piano di cassa integrazione straordinaria, che metterebbe ancora più in difficoltà l’azienda”.
Per i sindacati la cigs a zero ore rappresenterebbe di fatto l’anticamera della chiusura dell’azienda, depauperandola di risorse umane e know how e il segretario della Fim Cisl Marco Boccanera ha evidenziato:
“Noi abbiamo proposto altre soluzioni, come la solidarietà o la cig ordinaria che permetterebbero di affrontare la crisi di liquidità e i problemi legati alle commesse salvaguardando azienda e lavoratori. Adesso chiederemo la convocazione del tavolo in prefettura con la Regione lo stesso Di Murro e vedremo il da farsi”.
Il segretario della Uilm Uil Delfino Coccia ha aggiunto :”Si sono impegnati a velocizzare la convocazione del tavolo in occasione del quale ci sarà un altro sciopero di 8 ore con picchetto di fronte alla Prefettura. Ad oggi continuiamo a registrare il silenzio della Regione, chiamata più volta, e abbiamo la sensazione che quello che manchi sia la volontà dell’azienda di fare impresa”.