Attentato Berlino: per Fabrizia angoscia senza fine a causa delle complesse procedure per il riconoscimento delle salme vigenti in Germania.
In un primo momento si era pensato che ai famigliari non venisse permesso di vedere i corpi perché eccessivamente martoriati, in realtà in Germania la legge non prevede che i cadaveri vengano mostrati ai parenti anche se più prossimi. E cosi é un’angoscia senza fine per i genitori ed il fratello di Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne di Sulmona tutt’ora ufficialmente dispersa dopo l’attentato al mercatino di Natale a Berlino di lunedì sera, costretti ad attendere la comunicazione delle Autorità sull’esito della comparazione del Dna. Fin quando non emergono notizie differenti un filo di speranza resta, anche se nella serata di ieri la madre di Fabrizia, la signora Giovanna, ha confidato al Vescovo di Sulmona Angelo Spina, di avere la netta e triste sensazione di averla persa. L’unico inquietante riferimento sulla presenza della giovane sulmonese, sulla scena della strage, il ritrovamento del suo telefonino e della borsa con i suoi documenti. Da quel momento nient’altro si é appreso ed anche la diffusione di notizie sulle generalità delle vittime sta avvenendo con il contagocce.