Cgil, Arci, Anpi, Ali, Coordinamento Democrazia Costituzionale e Associazione “Antonio Gramsci” insieme in un Comitato per la battaglia contro l’autonomia differenziata. Pronti a iniziative di sensibilizzazione e a raccogliere firme
Una battaglia senza sosta contro un provvedimento che – secondo il sindacato e le associazioni – aumenterà i divari tra Nord e Sud spaccando ulteriormente il Paese e creando un’Italia che, alla competizione sociale, vedrà aggiungersi quella territoriale, con maggiori disuguaglianze che andranno a colpire le fasce più deboli.
Oggi durante una conferenza stampa che si è svolta nella sede della Cgil a Pescara il segretario generale del Sindacato in Abruzzo e Molise Carmine Ranieri, i presidenti regionali dell’Anpi Luigi Borrelli, di Ali Angelo Radica, del Coordinamento Democrazia Costituzionale Enrico De Marchi e Benedetta La Penna dell’Arci di Pescara hanno evidenziato che “Con l’approvazione del DDL Calderoli, l’intero Paese andrebbe incontro a conseguenze gravissime. Aumenterebbero i divari tra Nord e Sud e le diseguaglianze sociali, la frammentazione delle politiche pubbliche su materie di rilevanza strategica come ambiente, energia, infrastrutture, ricerca e molte altre ancora. Soprattutto si rischia la regionalizzazione della scuola che minaccia di rendere diseguale il diritto allo studio”.
Il 28 e 29 febbraio in Abruzzo e Molise arriverà il camper per ribadire che l’Italia – come prevede l’articolo 5 della Costituzione – è una e indivisibile.
Un coro un’anime che si unisce alla battaglia dei sindaci del Sud secondo i quale “La linea Maginot è stata scavata dal decreto Calderoli, un disegno di legge d’iniziativa del Governo che è destinato a ridisegnare un’Italia delle disparità e delle disuguaglianze. Il provvedimento, in caso di definitiva approvazione, rischierebbe di murare definitivamente il sepolcro di pietra nel quale riposa la questione meridionale”.
IL SERVIZIO DEL TG8