Il Pd abruzzese rilancia l’opposizione all’autonomia differenziata voluta dal centrodestra e diventata legge. Ieri a L’Aquila è partita una raccolta firme per il referendum abrogativo; presente anche il senatore Alessandro Alfieri
Dal Parlamento la battaglia si sposta sul territorio e ieri a L’Aquila a raccogliere il testimone dei parlamentari dal senatore Alessandro Alfieri c’erano tanti esponenti del partito, dal segretario regionale Daniele Marinelli, al capogruppo in Consiglio regionale Silvio Paolucci e i consiglieri regionali del gruppo PD Dino Pepe, Antonio Di Marco, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioli, Sandro Mariani, l’on. Stefania Pezzopane, della Direzione nazionale Pd. Presenti anche la vicesegretaria regionale Leila Kechoud, la portavoce Lorenza Panei, il presidente della provincia di Teramo Camillo D’Angelo e altri dirigenti del partito locale e regionale.
“Abbiamo rappresentato la gravità relativa all’approvazione dell’autonomia differenziata dando piena disponibilità ad opporci con ogni mezzo — riferiscono gli esponenti del PD — perché è una scelta scellerata che spacca il paese, perché umilia l’Abruzzo, perché renderà ancora più difficile e stentata la vita delle famiglie e delle imprese che non sono priorità nell’agenda del centrodestra nazionale e nemmeno di quello regionale, che ha assistito inerte all’approvazione di un decreto dannoso per la nostra realtà e per il nostro sviluppo futuro. A Marsilio e al sindaco aquilano Biondi, ma anche a tutti gli altri esponenti della destra abruzzese è mancato il coraggio di dissentire che ha invece avuto il presidente calabro Roberto Occhiuto, dimostrando una sudditanza alla Meloni e una scarsa propensione all’interesse degli abruzzesi già chiara dopo cinque anni di governo”.
“Siamo pronti a raccogliere le firme per il referendum abrogativo dell’autonomia differenziata – ha dichiarato il senatore Alfieri -. La raccolta servirà a ridare voce ai cittadini. Il Pd si farà carico di portare tutti i suoi militanti a questa importante firma non consentiremo di umiliare il Paese al quale ci rivolgeremo con tutti gli strumenti democratici a disposizione. Nella battaglia contro il premierato della Meloni e l’autonomia differenziata di Salvini non saremo soli: ci muoveremo insieme alle altre opposizioni, alle parti sociali e a tutte le associazioni impegnate nella difesa della nostra Costituzione e dell’unità del Paese”.