La Regione Abruzzo sigla il patto con l’Autorità di sistema dei porti dell’Adriatico centrale ad Ancona. Marsilio riesce a convincere gli scettici.
E’ stato il presidente della Camera di Commercio di Chieti-Pescara Giorgio Strever a tenere ieri a battesimo il patto tra la Regione Abruzzo rappresentata dal governatore Marco Marsilio, dall’assessore regionale Mauro Febbo e dalla direttrice generale Barbara Morgante e l’Autorità del Sistema Portuale del mare Adriatico centrale con il presidente Rodolfo Giampieri. Chiariti, dunque, i dubbi e le perplessità dei giorni scorsi, avanzati da diverse categorie, non ultima Confindustria, che avrebbero voluto favorire un accordo con l’Autorità Portuale di Civitavecchia, intravvedendo nell’asse Adriatico-Tirreno maggiori opportunità di sviluppo economico per il territorio. A sgombrare il campo da un certo scetticismo una strategia condivisa per l’inserimento dei porti abruzzesi nella revisione dei corridoi europei intermodali in corso a Bruxelles. In particolare il tentativo sarà quello di inserire la nostra Regione nel corridoio trasversale Tirreno-Adriatico come variante del Corridoio 5, tra la Spagna, il Lazio, L’Abruzzo e le Regioni Balcaniche. A garanzia di questa importante opportunità di sviluppo infrastrutturale, con la possibilità di attrarre cospicui finanziamenti europei, ed in prospettiva economico, l’accordo siglato tra i presidenti delle Autorità Portuali del Tirreno Centro Settentrionale Francesco Maria Di Majo e quello di Ancona, Rodolfo Giampieri per un’alleanza strategica tra i Porti delle due Autorità. Questo a chiarire definitivamente l’obiezione posta da molti circa il rischio di un’esclusione dell’Abruzzo dal ricco asse commerciale che si andrebbe a creare tra il versante occidentale ed orientale dell’Europa, andando anche oltre i confini continentali:
«Stiamo lavorando per rendere concreto e fattibile questo progetto e non farlo rimanere solo un sogno – ha dichiarato il presidente Marsilio – Per questo, stiamo mettendo in campo tutte le sinergie possibili anche attraverso uno scambio di competenze specifiche per arrivare a questo risultato». L’incontro, ha aggiunto il governatore, «è stato un momento importante di aggiornamento, di coordinamento e di focalizzazione sugli obiettivi da centrare. Del resto», ha proseguito, «il nuovo negoziato in Europa è appena iniziato e più ci arriveremo con le idee chiare, con progetti condivisi e comuni a livello nazionale, più avremo possibilità che l’Europa ci ascolti.”