A Pescara la vicenda dell’autovelox di via di Sotto, smantellato circa 11 mesi fa, continua a far discutere e i consiglieri comunali del Partito Democratico presentano una interrogazione.
Sono state 20 mila le contravvenzioni elevate in appena 6 mesi ai veicoli che, prima che l’autovelox venisse rimosso, non rispettarono il limite di 30 Km/h. In 300 si sono rivolti al giudice di pace vincendo la causa. Nel frattempo, lo scontro si è riacceso perchè il Comune ha impugnato in tribunale già 50 sentenze. Sulla vicenda autovelox, emergono nuovi particolari che sono stati oggetto di una conferenza stampa convocata dal gruppo consiliare del Pd alla quale ha partecipato anche il consigliere regionale Antonio Blasioli.
Il consigliere regionale Antonio Blasioli afferma che < Secondo la Cassazione l’onere della prova di dimostrare che gli apparecchi Autovelox sono omologati spetta alla Pubblica Amministrazione, cioè al Comune di Pescara che ha perso alcune cause in primo grado perchè non ha dimostrato l’omologazione.
Da un accesso agli atti fatto sul disciplinare di gara tra il Comune di Pescara e la Cross Control srl, società che ha fornito questi autovelox, all’art. 14 c’era scritto che è motivo di risoluzione la mancata omologazione del prototipo di Autovelox. Il fatto che questo non sia stato prodotto nelle cause dal Comune di Pescara, ci lascia molti dubbi. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione scritta.
Tutelare la sicurezza è una cosa che mette d’accordo tutte le forze politiche. Certo, tutelarle sei mesi sì, sei mesi no lascia molto perplessi. Questo lavoro va portato assolutamente avanti perchè è in corso una nuova gara del Comune di Pescara. Costerà ai cittadini 432 mila euro per nuovi 12 apparecchi semaforici che rileveranno le infrazioni sulla città>.
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