Baby Gang a Pescara: i carabinieri stamane hanno arrestato il terzo componente della banda che lo scorso settembre avevano aggredito e rapinato dei coetanei in centro.
Nel corso della mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara hanno tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza applicativa della custodia cautelare emessa dall’ufficio G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni de L’Aquila, su richiesta di quella Procura della Repubblica, un quindicenne di Montesilvano per i reati di concorso in tentata rapina aggravata, lesioni personali, porto di strumenti atti ad offendere e danneggiamento. E’ lui, secondo gli inquirenti, il terzo componente della pericolosa “baby gang” scovato dagli investigatori dell’Arma di Pescara attraverso attività investigative, il quale, insieme ad altri ragazzi – due dei quali già arrestati lo scorso 1 dicembre – nella serata del 30 settembre 2017, nella centralissima Viale Regina Margherita, aveva accerchiato quattro ragazzi, tre minorenni ed un maggiorenne, che stavano passeggiando dopo una serata trascorsa insieme. In evidente stato di ebrezza, il branco aveva iniziato ad infastidirli con parole offensive di vario genere e, dopo aver chiesto i soldi, giungendo anche a mettere le mani nelle tasche delle giovani vittime, uno di queste aveva provato persino a ribellarsi all’ingiustificata aggressione, venendo afferrato per il collo da uno di loro, mentre il complice gli sferrava un pugno in pieno volto. Non soddisfatti, giungeva un secondo pugno da un altro aggressore e solo l’arrivo di un’auto con a bordo alcuni adulti aveva interrotto la violenta bravata della baby gang che si era data alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Dopo circa mezz’ora di ricerche, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile sono riusciti, grazie alla descrizione fornita dalle vittime, a rintracciare uno dei rapinatori in erba, un ragazzo di sedici anni incensurato che, a seguito di accertamenti e riconosciuto quale autore del gesto, è stato prontamente denunciato per i reati di tentata rapina e lesioni personali. Il ragazzo colpito al volto, infatti, era stato accompagnato al Pronto Soccorso dove era stato medicato e dimesso con una prognosi di 10 giorni. Le serrate indagini dei militari hanno stretto il cerchio intorno ad altri minorenni fino ad arrivare all’identificazione dell’altro aggressore, colui che aveva sferrato il secondo pugno, e poi del terzo responsabile, quello odierno, colui che veniva descritto essere armato di coltellino. Al riguardo, gli investigatori sono giunti a lui, attraverso un profilo facebook da cui è stata estratta una fotografia, che è stata riconosciuta con sicurezza dalle vittime. Il giovane, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Roma.