Balneari abruzzesi in piazza a Roma

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Balneari abruzzesi in piazza a Roma. Fiba Confesercenti chiede di seguire l’esempio della Toscana.

Balneari abruzzesi in piazza a Roma per chiedere la salvaguardia degli investimenti fatti dai concessionari e  manifestare contro le aste imposte dalla direttiva Bolkestein. Decine di balneari abruzzesi aderenti alle principali associazioni di categoria sono scesi  in piazza Santi Apostoli per la mobilitazione nazionale della categoria. Per il presidente regionale di Fiba-Confesercenti Abruzzo Giuseppe Susi ed il vice presidente Antonio La Torre questa vertenza dura da troppi anni .In una nota si legge che la categoria che conta 800 imprese in Abruzzo è stata lasciata nel limbo ed ha smesso di investire e di assumere personale.

“ le imprese assumono con il contagocce, vivono alla giornata, quando avrebbero la forza di essere il traino della nostra economia: senza l’incremento del turismo il 2015 si sarebbe chiuso come un altro anno nero per l’Italia, ed ora le grandi multinazionali vogliono mettere le mani su questo segmento gestito storicamente da imprese familiari con le quali i clienti si sentono a casa. Anche per questo rilanciamo la proposta avanzata dalla Fiba-Confesercenti alla Regione Abruzzo”.

Susi e La Torre ricordano che la giunta regionale della Toscana ha adottato il provvedimento che Confesercenti aveva proposto già a dicembre al presidente Luciano D’Alfonso.

Susi e La Torre affermano che “ le concessioni balneari toscane verranno prorogate di venti anni in cambio di investimenti nelle concessioni stesse. Ci chiediamo perché in Abruzzo non si possano seguire i buoni esempio: la proposta formulata a dicembre a D’Alfonso era studiata e fattibile. Purtroppo quella proposta era stata accolta con diffidenza, ma l’adozione da parte di una Regione avanzata come la Toscana dimostra la fondatezza della nostra posizione. Ora balneari ci aspettiamo che stavolta la Regione Abruzzo segua il nostro consiglio, e porti il provvedimento nella giunta regionale”.

I l ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Enrico Costa ha ricevuto una delegazione in rappresentanza delle associazioni dei balneari ed  ha assicurato che prenderà l’impegno di dare una spinta per trovare una soluzione e che la settimana prossima convocherà una conferenza Stato-Regioni per cominciare a ragionare su questo problema.

I manifestanti hanno accolto così l’esito dell’incontro : “sono otto anni che aspettiamo una legge di riforma perché le imprese non investono, i figli si disinnamorano dell’attività e non possiamo andare avanti così – ha detto – non è usuale che un ministro ci tenga ad un tavolo per un’ora insieme con i dirigenti e con un sottosegretario per capire bene il problema, le nostre proposte, le ragioni e le motivazioni della nostra protesta. Noi le proposte le abbiamo fatte non siamo innamorati delle nostre proposte, siamo disponibili a ragionare su tutto, purché l’obiettivo sia continuare a dare futuro a queste imprese”.

«Mi farò portavoce presso il governo Renzi di queste istanze. Per noi del Pd la tutela delle piccole imprese a conduzione familiare non si limita a slogan elettorali, ma si concretizza in azioni vere a sostegno di chi ha investito in questi anni e trasformato un settore marginale in un motore economico di grande dinamicità». Così  il parlamentare abruzzese del Pd Antonio Castricone, intervenendo stamattina in piazza Santi Apostoli alla manifestazione promossa dalle associazioni dei balneari. «Sono convinto che dare a queste imprese una maggiore stabilità – ha aggiunto Castricone – consentirà di sprigionare nuovi investimenti e occupazione per beneficiare delle misure innovative messe in campo dal governo».

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Gigliola Edmondo: