Un nuovo approccio per il turismo per diversamente abili in Abruzzo. il modello avviato a Balsorano diventa progetto pilota.
L’approccio innovativo per un turismo rivolto a persone diversamente abili vede il comune di Balsorano quale esempio virtuoso a livello regionale. Nel paese della provincia de L’Aquila sabato scorso sono state mostrate le possibilità offerte a diversamente abili per poter fruire di un turismo senza barriere. Al castello Piccolomici è stato illustrato come è possibile su una sedia a rotelle, con ausili ad hoc, scalare l’eremo di Sant’Angelo a un’altitudine di 1000 metri, e arrivare fino al castello di Balsorano (360 mt) e attraversare l’impetuosa vena d’acqua del Liri. Una dimostrazione che turismo e disabilità non sono dimensioni inconciliabili. Pietro Trozzi, presidente associazione sci handicap Abruzzo, Gaetano Tosone e Giancarlo Galletta hanno raccontato storie di disabilità all’interno di un progetto del Comune di Balsorano, centrato sull’accessibilità ai luoghi turistici del territorio, anche quelli difficilmente raggiungibili. Sono stati proiettati filmati in cui Trozzi, Tosone e Galletta hanno effettuato le ascensioni, in sentieri e passaggi impervi e su piste da sci. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Regione, Asl 1 Abruzzo e dipartimento del turismo abruzzese. Alla presentazione dell’iniziativa dal titolo: ‘Turismo senza barriere, sviluppo di un modello turistico per disabili’, ideata dal presidente del consiglio comunale di Balsorano, con delega sanità e turismo, Romina Margani, sono intervenuti il sindaco Mauro Tordone, esponenti della sanità e responsabili del settore turistico. Erano presenti anche l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci, il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, il Manager della Asl 1 Rinaldo Tordera, il consigliere regionale Maurizio Di Nicola, il direttore del dipartimento regionale del turismo Giancarlo Zappacosta e Rossella De Santis, direttore del distretto sanitario della Marsica.
L’assessore Romina Margani ha detto che “Si tratta di un approccio innovativo per dare la possibilità ai soggetti disabili di poter accedere, con ausili specifici, alle attrazioni paesaggistiche del nostro territorio, promuovendo al contempo attività ricreative. Gli obiettivi sono superare le barriere architettoniche, coniugare disabilità, montagna ed emozioni del paesaggio, attivare un circuito virtuoso di valorizzazione del nostro comprensorio”.
L’assessore regionale Silvio Paolucci ha sottolineato che l’uscita dell’Abruzzo dal commissariamento della sanità disegna nuovi scenari. “La Regione ridiventa autonoma e ciò darà la possibilità di riprogrammare percorsi assistenziali per soggetti non autosufficienti, fragili e cronici con fondi che potranno essere utilizzati, tra le altre finalità, per finanziare l’acquisto di ausili per disabili. Rimozione delle barriere architettoniche, turismo sostenibile e valorizzazione delle risorse locali costituiscono una sfida all’insegna della multidisciplinarietà”.
Il manager della Asl Rinaldo Tordera ha esortato i presenti a mettere insieme passione, capacità di visione e intraprendenza. “Non ci si deve accontentare di ciò che si ha ma pretendere e impegnarsi per migliorare situazioni e servizi. Alla luce della carenza di fondi pubblici, sfide importanti come queste devono essere risolte sul territorio ed è per questo che la Asl appoggerà appieno il progetto”.
Il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio ha detto che sul tema occorre “introdurre un nuovo modello culturale e sociale e una programmazione che vada oltre la semplice adozione di norme legislative”.