Banche in Abruzzo: la Uil lancia l’allarme, il sistema é in crisi, diminuiscono gli sportelli, imprese in sofferenza e posti di lavoro a rischio.
Quasi cento sportelli in meno rispetto al 2010, scendono anche le banche, 47 invece che 49. L’effetto domino di una crisi non ancora conclusa si riverbera anche sul sistema creditizio e l’Abruzzo non si smarca di certo da una congiuntura nazionale. Oggi a Pescara i vertici della Uil, dal segretario nazionale Guglielmo Loy, al responsabile del centro studi Uilca Roberto Telatin, insieme al segretario confederale Abruzzo Roberto Campo e al segretario di Uilca Abruzzo Alessandro Roselli, per fare il punto della situazione e lanciare proposte. La nostra Regione é considerata dagli esperti “bancocentrica”, ovvero un territorio dove la maggior parte della dotazione finanziaria delle aziende viene dalle banche. La crescita della sofferenza del credito si riverbera cosi anche nelle banche e la crisi non si spiega unicamente con l’agonia delle casse di risparmio il cui rilancio, con le nuove proprietà, stenta ancora a manifestarsi. Bisogna saper interpretare il momento economico e cercare di stare al passo senza chiudersi dentro una campana di vetro:
“In una fase come questa – spiega Guglielmo Loy – l’errore più grande sarebbe quello di chiudere il rubinetto del credito, mentre a livello nazionale bisogna rilanciare il fondo di solidarietà per evitare che molti istituti siano costretti a ridurre il personale, così come bisogna accrescere il livello formativo”
Alessandro Roselli si concentra sui dati a livello regionale, negli ultimi cinque anni persi quasi 300 posti di lavoro e ribadisce:
“Anche in Abruzzo é necessario istituire il fondo di sostegno al reddito per i lavoratori del Credito, mentre é necessario trasformare la Fira in una società “in house” per farla diventare un interlocutore credibile, autorevole e istituzionale per tutto il mondo del credito abruzzese, coordinando una vera e propria politica creditizia nella nostra Regione, e lavorando affinchè il legame tra territorio, imprese e finanziamenti possa consolidarsi sempre di più”
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