Da 20mila a 200mila euro per aprire o riaprire nei centri storici dell’Aquila e dei 56 comuni colpiti. A tanto ammonta il contributo che il bando regionale “Fare centro” concede alle imprese e piccole attività commerciali e professionali che torneranno o apriranno nuove attività nel centro cittadino ancora oggi quasi del tutto disabitato.
Un bando, spinto e sostenuto dal vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Giovanni Lolli, e atteso come ossigeno da decine di piccoli imprenditori ma anche professionisti – avvocati, commercialisti, ingegneri – che vorrebbero tornare nel cuore della città da otto ani congelata in una ricostruzione senza fine, ma anche approfittare di tante agevolazioni che il bando consentirebbe. Ora è stato finalmente approvato dalla giunta regionale, e sarà pubblicato a breve sul bollettino ufficiale Burat. Si tratta di 12 milioni di incentivi che favoriscono progetti di trasferimento e avvio di nuove attività produttive per il ripopolamento dei centri storici e dei piccoli borghi dei 57 Comuni del cratere danneggiati dal sisma del 2009 per il biennio 2017-2018 pari a 12 milioni di euro.
Possono beneficiare del sostegno finanziario per la linea “A” le micro, piccole e medie imprese che, alla data del 6 aprile 2009, avevano unità locale censita nelle aree ammissibili, i liberi professionisti che avevano il domicilio professionale, quale sede principale degli affari e interessi del professionista nelle aree ammissibili, gli esercenti di attività di commercio ambulante che erano titolari di attività di parcheggio fisso ricadente nelle aree ammissibili.
Per la linea “B” le micro, piccole e medie imprese e i liberi professionisti che, dopo la data del 6 aprile 2009, hanno avviato o intendono avviare una nuova attività in una località in unità locale censita nelle aree ammissibili. Infine, per la linea “C”, le micro, piccole e medie imprese che, sempre alla data del 6 aprile 2009, avevano già unità locale censita nelle aree interessate da progetti di riqualificazione urbana e che intendono avviare nello stesso sito la riconversione, riqualificazione e ristrutturazione della propria attività ovvero la ricollocazione della stessa in altro contesto più consono e le micro, piccole e medie imprese che successivamente al 6 aprile 2009 e fino alla data di pubblicazione del presente bando, avevano già unità locale censite nelle aree interessate da progetti di riqualificazione urbana e che intendono avviare la ricollocazione della propria attività in un altro contesto più consono.
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