Bando Gal in Abruzzo: Proroga farsa secondo Febbo, dal 9 al 12 settembre nel bel mezzo di un week end per l’ennesimo pasticcio in tema di politiche agricole.
Il Presidente della Commissione Vigilanza in Consiglio Regionale, Mauro Febbo, in una durissima nota, si scaglia contro la Direzione delle Politiche Agricole e più in generale contro il governo regionale, rei di non essere in grado di gestire il Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020:
“ Una proroga di 3 giorni arrivata a pochissime ore dalla scadenza del bando per la costituzione dei Gal della Misura 19 rasenta sia la pochezza amministrativa di questa Regione sia la scarsa trasparenza di chi oggi dirige e governa la struttura del Dipartimento Politiche agricole e ci fermiamo qui anche se dovremmo dire altro !!!”
Questa la denuncia del Presidente della Commissione Vigilanza e Consigliere regionale Mauro Febbo.
“Credo che sia abbastanza incredibile – spiega Febbo – anzi ai limiti della liceità. Addirittura nella determina viene riportato che la decisione di proroga viene assunta perché chiesto dagli ‘organi di decisione politica’. Di chi ? Da quale territorio ? Come dire: Uno slittamento ad personam!!! Praticamente – spiega Febbo – assistiamo a una decisone assunta nel primo pomeriggio del 9 settembre, a bando quasi scaduto, praticamente chiuso dalla direzione Politiche agricole inerente una proroga di solo 3 giorni, fino a lunedì 12. Sembra una barzelletta ma purtroppo è la cruda realtà. Uno slittamento solo per il week-end. La Misura 19, ossia il bando per la selezione dei Gal (Gruppo di Azione Locale) e le Strategie di sviluppo di tipo partecipativo, ha innescato un fermento nei vari territori rurali abruzzesi dove aziende, organizzazioni, comuni, enti, cooperative, imprenditori e associazioni hanno lavorato e contribuito fattivamente per costruire e comporre un partenariato da presentare nei termini prestabiliti dal bando. Una vera beffa per tutti coloro che si sono impegnati per presentare la documentazione nei tempi giusti. Anche perché sembrerebbe che la stessa struttura aveva fornito un diniego scritto ad eventuale proroga alla Misura 19 solo una settimana fa ai Gal che ne avevo fatto richiesta. Questo infatti scatenerà ed aprirà un’autostrada ad eventuali e probabili ricorsi. Pertanto, prima di tutto verificheremo di chi sono le proposte di strategia che arriveranno in ritardo rispetto alle altre di documentazione inoltrata secondo i termini prestabiliti, ossia il 9 settembre. Infine – conclude il Presidente della Commissione di Vigilanza – attendiamo con ansia di conoscere le motivazioni tecniche di questa proroga ‘last minute’ da parte dell’Assessore regionale alle Politiche agricole. Chiaramente se ne ricorreranno i termini non esiteremo a denunciare i fatti alle autorità competenti. Si dovrà spiegare come evitare i ricorsi giudiziari visto che vi è stato da parte della struttura regionale già una formale dichiarazione scritta di non concessione proroga richiesta una settimana fa, cioè quando magari c’erano i tempi. Così come ci si dovrà spiegare perché mancano le firme dei funzionari responsabili di misura sull’atto di proroga. questo, invece politicamente parlando è evidente che la trasparenza amministrativa propagandata dal Presidente D’Alfonso si n’è andata a farsi friggere. Una ennesima pessima e brutta figura nei confronti del mondo rurale”