L’Associazione “Abruzzobnb”, che rappresenta i gestori di Bed & Breakfast nella Regione, ha presentato un ricorso al Tar contro le forzature normative della legge che regola il settore.
”Abbiamo già notificato alla Regione Abruzzo il ricorso al TAR per trovare risposte e soluzioni eque di fronte ai dubbi e alle forzature normative che la categoria si trova ad affrontare con i conseguenti aggravi economici e burocratici”.
Lo fa sapere l’Associazione Abruzzobnb che spiega come il settore in Abruzzo annoveri più di 1.300 strutture.
”Per questa ragione abbiamo ritenuto di iniziare un confronto con le Istituzioni regionali per aprire un tavolo ed elaborare assieme un percorso di aggiornamento normativo (l’attuale legge che disciplina i B&B in Abruzzo risale al 2000) – chiarisce la nota – Questo percorso, incominciato con la precedente Amministrazione regionale, doveva continuare con l’attuale Assessorato al Turismo. Purtroppo nonostante le numerose richieste di incontro inviate al nuovo Assessore, i numerosi comunicati stampa, la nostra volontà di massima collaborazione espressa nelle varie sedi e durante i nostri convegni, l’attuale Amministrazione ci ha completamente ignorati, non rispondendo a nessuna delle nostre sollecitazioni. Per quanto sopra esposto, di fronte alla totale chiusura del nuovo assessorato e vista la necessità di dare una più aggiornata regolamentazione della normativa in vigore (Istituzione di un protocollo standard per l’apertura di un B&B in Abruzzo – tutela del marchio “B&B” – classificazione delle strutture in base ai servizi offerti – regole adeguate all’accoglienza familiare per il servizio di prima colazione – valorizzazione dei prodotti tipici territoriali – sostegno e formazione degli operatori), pur rimanendo sempre fiduciosi in un’apertura da parte della Regione e disponibili al confronto, abbiamo dovuto per forza di cose agire”.