Un carabiniere è stato travolto e ucciso la notte scorsa da un’auto a un posto di controllo. L’episodio poco prima delle 3, a Terno d’Isola (Bergamo). Vittima un appuntato del Nucleo radiomobile di Zogno, Emanuele Anzini, 41 anni, nato a Sulmona (L’Aquila), padre di una ragazza che vive in Abruzzo. Domani a Sulmona i funerali.
Un’utilitaria lo ha trascinato per una cinquantina di metri: è morto sul colpo. Al volante un cuoco 34enne di Sotto il Monte, che pare fosse in stato di ebbrezza al momento del fatto ed è stato arrestato per omicidio stradale. Anzini, figlio a suo volta di un carabiniere, stava effettuando dei controlli lungo via padre Albisetti, la strada provinciale che da Presezzo e Bonate Sopra porta a Sotto il Monte Giovanni XXIII. L’impatto è stato particolarmente violento, tanto che il vetro dell’auto si è distrutto nello schianto. Immediato l’allarme via radio da parte del collega che era con lui: sul posto sono arrivate l’automedica e due ambulanze, ma per il carabiniere non c’era ormai più nulla da fare.
Nel capoluogo peligno, dove vivono la madre Eleonora, la sorella Katia e la figlia Sara, la notizia è stata accolta con sgomento e dolore da quanti lo conoscevano, increduli per una tragedia assurda e inspiegabile. Questa mattina il capitano della compagnia di Sulmona Maurizio Dino Guida ha avuto il triste compito di informare i familiari recandosi nell’abitazione della madre dell’appuntato. Il carabiniere tornava spesso a Sulmona, l’ultima volta sabato scorso proprio per stare vicino all’anziana madre che non gode di ottime condizioni di salute. Nel 2015 il carabiniere venne distaccato per sei mesi nella compagnia di Sulmona, proprio per consentirgli di stare più vicino al genitore. La figlia Sara, che ha 19 anni, proprio in questi giorni è impegnata nel sostenere gli esami di diploma nell’istituto commerciale De Nino – Morandi.
“Era un’ottima persona, un ottimo elemento, un ottimo collega”.
Sono le prime parole pronunciate dal comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri di Bergamo, colonnello Paolo Storoni, per ricordare l’appuntato Emanuele Anzini, travolto e ucciso a un posto di blocco la scorsa notte a Terno d’Isola. Storoni si è recato sul posto assieme ai vertici dell’Arma. Al cuoco di 34 anni di Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bergamo) che la scorsa notte, attorno alle 3, ha travolto e ucciso Emanuele Anzini, appuntato dei carabinieri di 41 anni impegnato in un posto di controllo, e che pare fosse in stato di ebbrezza al momento del fatto, la patente era stata già ritirata l’anno scorso: fermato anche allora in stato di ebbrezza al volante, gli era stato sospeso il documento di guida per omissione di soccorso e, appunto, guida in stato di ebbrezza.
La nota di cordoglio del Presidente della Regione Marco Marsilio:
“Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico episodio di Terno d’Isola, nel bergamasco, dove è rimasto ucciso l’appuntato dei Carabinieri del Nucleo radiomobile Emanuele Anzini, originario di Sulmona. In questa dolorosa circostanza desidero esprimere la mia solidale vicinanza all’Arma dei carabinieri e la commossa partecipazione ai familiari dell’appuntato Anzini”.
Domani, martedì 18 giugno 2019, alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Sulmona (L’Aquila) saranno celebrati i funerali di Emanuele Anzini. Il militare proprio domani avrebbe compiuto 42 anni: era nato infatti il 18 giugno del 1977. Si era arruolato nell’Arma a vent’anni esatti, il 18 giugno 1997, prestando servizio dal 1998 al 2006 alla stazione dei carabinieri di Brembate (Bergamo) e dal 2006 a oggi al nucleo radiomobile della compagnia di Zogno (Bergamo).
È accusato di omicidio volontario con dolo eventuale e non più di omicidio stradale Matteo Colombi Manzi, l’automobilista di 34 anni in carcere dalla notte scorsa a Bergamo per aver investito a un posto di controllo a Terno d’Isola l’appuntato dei carabinieri Emanuele Anzini, di 41 anni. Lo ha deciso la procura di Bergamo, sulla scorta della ricostruzione dei fatti effettuata dalla Polizia stradale: il fascicolo è stato aperto dal sostituto procuratore Raffaella Latorraca, titolare dell’indagine. Nei prossimi giorni il trentaquattrenne – risultato positivo all’alcoltest con tasso di quasi 3,0 grammi per litro, ovvero cinque volte il limite – sarà sottoposto all’interrogatorio in carcere a Bergamo. Nel dicembre 2018 era stato denunciato perché fuggito dopo un incidente stradale con un ferito lieve, il quale aveva riferito che Colombi appariva in stato di ebbrezza. Dal 29 gennaio al 28 febbraio scorsi gli era stata inoltre sospesa la patente per eccesso di velocità.
Con decreto firmato dal vicesindaco Luigi Biagi, è stato proclamato il lutto cittadino a Sulmona per la giornata di domani martedì 18 giugno, in seguito alla scomparsa improvvisa del giovane sulmonese Emanuele Anzini. L’amministrazione comunale parteciperà ai funerali che si celebreranno in forma solenne domani alle ore 14.30 nella cattedrale di San Panfilo. Per l’occasione è stata firmata ordinanza dirigenziale per la circolazione stradale.
“Siamo vicini alla famiglia di Emanuele in questo momento di immenso dolore, un lutto gravissimo per la nostra Città che stamane si è svegliata sgomenta per quanto è accaduto”, dichiara il vice sindaco di Sulmona, Luigi Biagi, che in questi giorni ha assunto le funzioni vicarie in assenza del sindaco. “Emanuele ha avuto modo di farsi apprezzare nella città, in cui risiedeva da qualche tempo per la sua generosa attività di volontariato. Un abruzzese forte e genuino, uno dei tanti ragazzi che non si è risparmiato nel dedicare il suo tempo per fini benefici. Una storia triste che non avremmo mai voluto raccontare. Un abbraccio affettuoso alla famiglia e in particolare alla giovane figlia Sara, che in questi giorni si trova impegnata negli esami di Stato. Da padre, prima che da vice sindaco, auspico per questa ragazza un futuro sereno, nonostante la grave perdita subita, nella certezza che il suo papà saprà guidarla in ogni giorno della sua vita”.