La mancata approvazione del bilancio comunale a Pescara ha portato alla perdita di 5 milioni. Il sindaco Alessandrini accusa le opposizioni.
Saltata l’approvazione del bilancio del Comune di Pescara entro la mezzanotte di ieri per la Città di si volatilizzano cinque milioni di risorse. Il sindaco Marco Alessandrini insieme maggioranza accusa di irresponsabilità le opposizioni. Nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato assessori, il capogruppo e il segretario cittadino del PD, Marco Presutti e Moreno Di Pietrantonio, il primo cittadino ha spiegato che la mancata approvazione del bilancio comporterà la perdita di 5 milioni di euro che potevano essere utilizzati per interventi per migliorare la viabilità e contrastare gli allagamenti nel capoluogo adriatico. L’emergenza neve è costata 1 milione di euro al Comune e le risorse a disposizione sarebbero state preziose .
Il Sindaco e l’assessore Giuliano Diodati hanno detto che “L’accordo con la Lista Teodoro era stato trovato e se il centro destra e il Movimento 5 Stelle non avessero ostinatamente presentato emendamenti e fatto ostruzionismo oggi il Comune potrebbe impiegare 5 milioni di euro per risolvere alcuni problemi molto sentiti dai cittadini. Per quanto riguarda la tempisitica della discussione abbiamo chiesto ,durante la conferenza dei capigruppo, di riunire il consiglio comunale il 22 gennaio. L’opposizione lo ha negato e quindi abbiamo fissato la seduta per il 27 gennaio. Quindi oggi non si venga a dire che c’era poco tempo per la discussione del documento contabile”.
Il capogruppo Presutti ha evidenziato come l’opposizione abbia chiesto di rinviare la discussione della delibera , “pronta da mesi sulla realizzazione del mercatino degli extracomunitari. A questo la minoranza ha vincolato l’approvazione del bilancio e l’ostruzionismo ad oltranza che ha portato alla mancata approvazione del documento contabile “.
“E’ falso dire che, approvando il bilancio entro la mezzanotte, il Comune riceveva 5 milioni di euro dallo Stato da spendere come voleva, e mente chi lo dice”.
Cosi’ il consigliere comunale Marcello Antonelli, capogruppo di Forza Italia, nel corso della conferenza stampa odierna sulla mancata approvazione del bilancio di previsione. Presenti anche i consiglieri comunali Luigi Albore Mascia (FI), Guerino Testa e Alfredo Cremonese (Pescara in Testa), Carlo Masci (Pescara Futura).
“Molto piu’ semplicemente – sostiene Antonelli – lo Stato aveva dato ai Comuni virtuosi, che avrebbero approvato il bilancio di previsione entro la mezzanotte del 31 gennaio, la possibilita’ di sforare il Patto di stabilita’ per circa 4,5 o 5 milioni di euro a Pescara, presupponendo pero’ che il Comune avesse quei soldi in cassa da spendere, soldi invece che il Comune di Pescara non ha”. “Se la giunta Alessandrini avesse voluto veramente approvare il bilancio e il Triennale prima del 31 gennaio – sottolineano i consiglieri dell’opposizione – non avrebbe dovuto ridursi in zona Cesarini, ossia alle ultime due ore utili dopo aver perso due giorni interi a correggere atti sbagliati, come la Tari e il Piano delle Alienazioni, e a trovare accordi con una frangia della sua stessa maggioranza, la lista Teodoro, che gli ha presentato 1.700 emendamenti ostruzionistici contro. E soprattutto non avrebbe alzato un muro contro la nostra proposta di rivedere l’Agenda del programma di governo alla luce delle emergenze che hanno investito il nostro territorio, scegliendo di affrontare, con le poche risorse a disposizione, le vere priorita’, ovvero la sicurezza in citta’ e nelle scuole, la revisione del Masterplan e il ‘caso’ della Filanda, dinanzi alle quali la vicenda del mercatino e’ un feticcio di cui si serve strumentalmente il centro-sinistra per coprire le proprie incapacita’ amministrative”. “Il sindaco – conclude Antonelli – non ci provasse nemmeno a scaricare sul centro-destra la responsabilita’ della mancata approvazione della delibera: e’ la maggioranza a dover approvare gli atti e la responsabilita’ dello scivolone di ieri e’ in capo alla maggioranza che e’ palesemente inadeguata”.