Mercoledì 29 dicembre a Bucchianico saranno celebrati i cento anni dalla realizzazione della facciata del Santuario di San Camillo de Lellis. A presiedere la solenne celebrazione eucaristica, alle ore 18, sarà il M.R.P. Felice De Miranda, Consultore generale dell’Ordine dei Camilliani.
In occasione dell’evento è stata realizzata una cartolina per Poste Italiane che raffigura un’opera contemporanea, dipinta dal giovane pittore Massimiliano Ferragina, che rappresenta il santuario come “Fonte di Grazia”. Dalle ore 18 alle 20, all’interno del Chiostro del santuario, si svolgerà il servizio temporaneo di filatelia con il bollo speciale di Poste Italiane.
Il rettore del santuario, padre Germano Santone, ricorda: <Abbiamo bisogno di una spiritualità che riesca ad arrivare all’essenziale dell’esperienza di fede e quindi all’incontro con Cristo, che è stato il motivo per il quale Camillo ha giocato letteralmente la sua esistenza, divenendo il gigante di Carità. Non vi sono motivi filantropici o filosofici, ma semplicemente la concretezza di una vita di fede vissuta fino in fondo. Questo è ciò che rapisce di Camillo, la praticità della sua azione rivolta a tutto l’uomo, nella sua complessità e nella sua intima profondità. Il Santo di Bucchianico è stato precursore e ideatore di un modo nuovo di assistenza infermieristica, ma anche di un approccio sociale e umano alla persona, nella sua complessità, oggi tanto millantato e rivendicato… Come una madre per il suo unico figlio ammalato>.
I lavori che hanno portato alla realizzazione della facciata iniziarono nel 1914, in occasione del terzo centenario della morte di San Camillo e, leggendo la cronaca del tempo, colpiscono le analogie con il periodo pandemico che stiamo vivendo. In quei giorni, invece, iniziava il primo conflitto mondiale.
Nel testo si legge, infatti, che < le feste di San Camillo furono vissute in tono minore, addirittura si chiese il permesso al prefetto per poter uscire con una piccola processione attorno alla piazza del paese. Solo nel 1921 si poté realizzare la grandiosa opera, frutto della devozione e dell’affetto dei bucchianichesi per San Camillo. Grandi e solenni furono i festeggiamenti; tutto il cerimoniale della festa di luglio venne ripetuto in pieno inverno. Commovente è leggere la lettera che la Comunità religiosa camilliana di Bucchianico inviò agli emigrati in America per chiedere offerte. Tanti furono gli abruzzesi che per necessità ed affetti lasciarono il loro paese per trovare fortuna e realizzare i propri sogni, senza però dimenticare le origini e la devozione al Santo patrono d’Abruzzo. In questo specifico tempo storico abbiamo tutti bisogno di riscoprire ciò che ci unisce e che fa parte della nostra storia più intima. Il rapporto che i cittadini di Bucchianico hanno con San Camillo è particolare e profondo, è uno di famiglia ed è proprio questo aspetto che colpisce chi visita il Santuario>.