Troppi incidenti di caccia anche nella nostra regione.
L’ultimo è stato registrato ieri a Gessopalena dove un cacciatore è morto dopo esser stato colpito al torace da un proiettile destinato ad un cinghiale. Episodi che, immancabilmente, riaprono la diatriba “caccia sì, caccia no” e su cui il Wwf chiede più attenzione e una limitazione sull’uso delle armi. Solo pochi giorni fa il WWF Abruzzo era intervenuto a seguito dell’incidente avvenuto nel territorio di Montebello di Bertona, dove un uomo, uscendo di casa, era stato ferito a una gamba da un colpo di fucile sparato da un anziano cacciatore a circa 200-250 m di distanza. L’Associazione aveva in quella circostanza segnalato per l’ennesima volta la pericolosità di avere un territorio ostaggio di cacciatori che si muovono indisturbati nelle campagne dove altri cittadini praticano sport, passeggiano, si dedicano a lavori agricoli e hobby, ed erano stati chiesti e auspicati maggiori controlli. Nel frattempo, purtroppo, non si è evitata la tragedia e un uomo, scambiato per un cinghiale da un gruppo di cacciatori, ha perso la vita.