“Caligola”: annullata sentenza di condanna per Castiglione, l’ex vice presidente della Regione condannato in primo grado per tentato abuso.
Nell’udienza in Corte d’Appello a L’Aquila, di due giorni fa, i giudici hanno emesso una sentenza nella quale si dichiara la nullità della precedente dell’aprile del 2014, emessa all’epoca dal Gup de L’Aquila, di assoluzione dal reato associativo per Alfredo Castiglione, ex presidente della Regione, ed altri imputati, ma di condanna, alla pena di sei mesi di reclusione, per il reato di tentato abuso d’ufficio, mai per altro contestato dallo stesso Pm. Da qui la decisione del suo legale, l’avvocato Dante Angiolelli, ha deciso d’impugnare la sentenza proponendo l’appello che si é celebrato lo scorso 28 settembre. A conclusione dell’udienza, il Procuratore Generale ha chiesto l’assoluzione dell’imputato per insussistenza del fatto. La Corte, invece, ha dichiarato la nullità della sentenza e con essa la condanna per Castiglione. In attesa che venga depositata la motivazione, entro il 31 ottobre prossimo, Castiglione non esclude di avviare un’iniziativa legale e giudiziaria in relazione, come scrive in una nota il suo legale:
“ai gravissimi danni, patrimoniali ed extrapatrimoniali, subiti l’effetto di detta ingiusta ed illegittima condanna”.
L’inchiesta avviata nel 2012 coinvolse diversi personaggi importanti tra politici, funzionari ed imprenditori, basandosi su appalti truccati, consulenze e assunzioni di comodo, intorno alla grande torta dei fondi europei di Ipa Adriatic. Alla fine furono rinviate a giudizio nove persone, tra imprenditori, alti funzionari della Regione, politici ed ex politici. Alfredo Castiglione scelse la strada del rito abbreviato.