A gennaio l’entrata in vigore della legge sulla vendita legale di marijuana a scopo industriale e terapeutico, ma ancora dubbi sulla sua applicazione, a Roseto la Finanza ne sequestra 4 chili in una tabaccheria.
Una normativa, evidentemente, ancora poco chiara la 242 del 2016, entrata ufficialmente in vigore da gennaio, ma sulla cui applicazione ci sono ancora diverse perplessità. Non si tratta della legalizzazione della Marijuana, precisano le Forze dell’Ordine, ed in effetti nella norma si fa riferimento alla canapa light ricavata da infiorescenze femminili della pianta, particolarmente povere di cannabinolo che da effetti psicotropi. Del resto lo stesso presidente della Federazione Nazionale Tabaccai, Giovanni Risso, in una nota diffusa all’indomani dell’entrata in vigore della legge, aveva invitato i colleghi ad attendere ulteriori chiarimenti prima di acquistare prodotti di questo tipo per la vendita al dettaglio. Alla luce di questa situazione rischia di provocare non poche polemiche l’intervento di ieri da parte di alcuni agenti della Guardia di Finanza che hanno sequestrato, su richiesta del Pm Davide Rosati, in una tabaccheria di Roseto una ventina di bustine di marijuana “legale”per un totale di circa 4 chilogrammi, anche se l’esercente é riuscito a dimostrare che l’acquisto della merce é stato del tutto regolare.
Il problema sono le infiorescenze di importazione, provenienti da varietà non certificate europee.
Infatti le indagini sono partite dopo il sequestro di svariati Kg da parte degli inquirenti ad un’azienda che importa in italia prodotti di provenienza per la maggior parte svizzera. In Svizzera, nonostante alcune varietà legali rimango sotto ai limiti consentiti del THC<0,6%, queste varietà non provengono da genetiche iscritte e visto che molte aziende fanno solo commercializzazione di queste varietà, stanno ovviamente iniziando ad avere problemi.