Controlli anche in Abruzzo dei carabinieri del Nas di Pescara dopo le denunce di un veterinario e di allevatori di dogo argentino in Veneto accusati di conchectomia.
I Carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni e sanità di Padova e di Pescara dopo i controlli che hanno portato alla denuncia di un veterinario di Padova e di quattro allevatori di cani di razza dogo argentino accusati a vario titolo di concorso a richiedere ed effettuare il taglio delle orecchie su tre cani per scopi estetici, proseguono le ispezioni anche in diversi allevamenti di Pescara e Teramo. Dagli accertamenti è emerso che l’ambulatorio veterinario veneto era sprovvisto di autorizzazione sanitaria e che gli interventi di conchectomia venivano giustificati con falsi certificati medici. La Lega nazionale per la Difesa del Cane parla di un nuovo caso di malasanità veterinaria.
In una nota si legge che “medici che dovrebbero pensare al benessere degli animali si piegano, invece, a queste pratiche per pura avidità. Tagliare le orecchie o la coda a un cane per meri motivi estetici è una vera e propria mutilazione, vietata da ormai molti anni in Italia. Ci sono ancora tantissimi casi di questo genere in tutto il Paese, soprattutto a danno dei molossoidi, e un veterinario compiacente si trova sempre. Ben vengano quindi le indagini e le denunce in tal senso”.