Capistrello: la straordinaria opera idraulica dei cunicoli al tempo dell’imperatore romano Claudio tra i luoghi del cuore del Fai.
È la più grande opera idraulica dell’antichità. Da quest’anno entra a far parte a pieno titolo dei Luoghi del cuore del Fai, il Fondo ambientale italiano, che colloca anche l’area archeologica dei Cunicoli di Claudio – nel Comune di Capistrello, nella Marsica – fra i 24 interventi accolti. Un riconoscimento atteso e votato dai cittadini con oltre 4.700 voti, che hanno permesso alla meravigliosa opera del 52 d.C. , di entrare a far parte della rosa dei Luoghi del FAi da valorizzare e da proteggere e che già nella scorsa primavera ha fatto registrare un boom di visitatori durante la giornata del Fai. Si tratta del progetto con cui il Fondo ambientale italiano chiede ai cittadini di segnalare i piccoli e grandi tesori che amano e che vorrebbero salvare. Fin dai tempi di Giulio Cesare, diversi imperatori romani tentarono l’impresa di regimentare le acque del Lago Fucino, sia per ovviare alle periodiche esondazioni, sia per poter strappare nuove terre fertili alle acque. Il primo a riuscire fu l’imperatore Claudio che fece costruire un inghiottitoio per drenare le acque del lago verso il fiume Liri. L’impresa durò 11 anni, e rimase in funzione fino alla caduta dell’Impero Romano. Nel Medioevo Federico II di Svevia tentò di ripristinare l’emissario, seguito successivamente da altri vani tentativi, fino al prosciugamento definitivo a opera del banchiere Alessandro Torlonia, avvenuto tra il 1854 e il 1878.