Un operaio di Capistrello è ritenuto essere la “mente” della banda accusata di avere rubato rame per 150mila euro in un cantiere della variante autostradale dell’A1 al Mugello.
Si tratta di D.R.M., 49 anni, capo-cantiere della nuova galleria “Santa Lucia”, che si trova agli arresti domiciliari nella Marsica per furto aggravato in concorso. Secondo le accuse, la banda avrebbe rubato il materiale nel cantiere dell’autostrada A1, in Toscana, e l’avrebbe nascosto in un capannone della zona di Barberino e contattato G.D., 43enne di Rimini, accusato di ricettazione, a carico del quale c’è un ordine di perquisizione domiciliare, che era pronto a rivendere il carico sul mercato. Dopo le perquisizioni i Carabinieri di Borgo San Lorenzo, in collaborazione con i colleghi dell’Aquila, hanno arrestato Z.S., 45enne di Prato, R.M., 31 anni di Barberino sul Mugello, e P.P., 50enne di Pesaro, tutti incensurati che avrebbero compiuto materialmente il furto in cinque distinti episodi, portando via dieci bobine di filo di rame e materiale ferroso destinato ad armature in cemento armato. Poi tutto è stato messo in un capannone.