Capistrello: picchiano ristoratore, 2 obblighi di dimora per due albanesi che a metà gennaio picchiarono a scopo di estorsione un ristoratore.
Questa mattina, a seguito delle indagini condotte dalla Stazione di Capistrello, sono stati raggiunti dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora con divieto di uscire nelle ore notturne e del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Si tratta di due cittadini albanesi di 30 e 25 anni. Il 10 gennaio scorso erano entrati, insieme alla moglie del 30enne, in un ristorante di Capistrello dove la donna aveva lavorato come cameriera alcuni giorni e doveva riscuotere ancora una parte dello stipendio. Quando il ristoratore ha fornito la cifra pattuita, l’albanese ha iniziato una discussione, pretendendo ulteriori 150 euro che non erano previsti dagli accordi. Al netto rifiuto dell’uomo, gli aggressori hanno alzato sempre piu’ i toni, fino ad arrivare a picchiarlo con calci e pugni. Nella colluttazione, uno dei due avrebbe anche dato un morso sulla fronte del ristoratore. Il pestaggio e’ terminato quando sono intervenute la moglie e la figlia dell’uomo. A quel punto gli stranieri sono fuggiti a bordo della loro auto. Dopo la denuncia, sono scattate le indagini che hanno permesso quasi subito di identificare i due albanesi e denunciarli per tentata estorsione e lesioni personali. Il 56enne, invece, era stato curato all’ospedale di Avezzano, dove aveva ottenuto 10 giorni di prognosi per traumi e contusioni varie. Il pubblico ministero ha contestato ai due coniugi anche il reato di calunnia aggravata. Il 30enne e la moglie, infatti, alcuni giorni dopo i fatti avevano denunciato il ristoratore, sostenendo false accuse e affermando che era stato il 56enne ad aggredire l’albanese. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Guido Cocco, mentre il giudice che ha emesso la misura cautelare e’ la dottoressa Maria Proia.