Caramanico: Circolo Arci denuncia una “Violenta aggressione fascista”

Il circolo Arci di Caramanico “Cantina Majella” denuncia di essere stato vittima di un violento attacco di matrice fascista.

Il circolo Arci “Cantina Majella” di Caramanico Terme in un comunicato stampa spiega di essere stato vittima di una violento attacco da parte di un personaggio”noto provocatore di ideologia fascista, vicino al centrodestra” che ha compiuto un gesto “ripetuto in ben due momenti e rivolto ad una giovane componente del direttivo del Circolo”.

Nella nota si legge che “L’aggressore, noto per essere un provocatore, un violento e vicino ad ambienti dell’estrema destra, si è scagliato con estrema veemenza contro la giovane, dopo essersi visto negare la richiesta di consumare alcolici, vista la sua già palese condizione di alterazione alcolica.

L’aggressore ha urlato minacce e insulti all’indirizzo della giovane, del circolo e dell’associazione Arci, scagliandosi fisicamente verso di essa e causandole un fortissimo stato di agitazione, senza che gli altri due con cui si accompagnava, tra cui un candidato in una lista civica di centrodestra alle prossime elezioni comunali di Caramanico, facesse alcunchè per difendere l’aggredita. Questa, dopo aver avvisato gli altri gestori del circolo, i quali hanno avvisato i Carabinieri dell’accaduto, ha di nuovo subito un’aggressione nella serata, in presenza di avventori del circolo.

Il circolo si ripromette di agire per vie legali. Il circolo Cantina Majella di Caramanico svolge una importante e meritoria attività di aggregazione e di offerta culturale, apprezzata dalle centinaia di suoi tesserati, rivolta indistintamente a chiunque, di qualunque idea politica, purchè condivida valori basilari quali desiderio di aggregazione e di intrattenimento culturalmente e artisticamente qualificato. L’auspicio è che comportamenti contrari a tale spirito, lo stesso che si dovrebbe respirare nella campagna elettorale appena iniziata, siano severamente censurati e puniti, affinchè tali personaggi, che non meritano di essere accolti da un momento di democrazia e spirito civico come quello attuale, non turbino l’immagine di una cittadina accogliente come Caramanico Terme”.

 

 

 

Gigliola Edmondo: