Carichieti: i commissari chiedono danni pari a 208 milioni di euro a ventidue ex amministratori . Stangata della Banca d’Italia per l’istituto di credito abruzzese in cui sono state riscontrate perdite di gestione pari a 300 milioni di euro.
Gli amministratori straordinari inviati dalla Banca d’Italia stanno avviando una azione di responsabilità nei confronti di amministratori, sindaci e direttori degli ultimi tre cda di Carichieti per i danni arrecati alle casse dell’Istituto di Credito. Tra i nomi figurano personaggi molto noti nel mondo dell’economia abruzzese.
Sono già stati notificati gli atti di diffida e costituzione in mora per una ventina di persone. Quasi tuttie sono state sanzionate sulla scia delle ispezioni del 2010, 2012 e 2014. Tra gli ex amministratori ci sono gli ex presidenti Mario Falconio e Tito Codagnone e gli ex direttori generali Francesco Di Tizio e Roberto Sbrolli. Secondo gli ispettori di Bankitalia un ruolo importante nella “mala gestio” dell’Istituto di credito teatino è stato svolto dall’autista Domenico Di Fabrizio che avrebbe influenzato pervasivamente tutte le attività della banca.