Gli studenti fuori sede scelgono l’Ateneo d’Annunzio anche per gli affitti meno cari. Al Tg8 parla Fiorenzo Foti che racconta la sua esperienza e quella di altri universitari alle prese con diversi problemi abitativi
800 euro al mese per un posto letto è una cifra che solo pochissimi studenti universitari fuori sede possono pagare. I 660 milioni di euro del Pnrr che il governo intende utilizzare per gli alloggi potrebbero contribuire almeno in parte ad alleviare il problema del caro affitti.
Il piano prevede di creare 60mila nuovi posti letto nelle residenze universitarie entro il 2026 dopo che il ministero dell’Università e della Ricerca avrà pubblicato la manifestazione di interesse rivolta agli enti pubblici che hanno immobili in disuso e farli diventare studentati.
Il problema tocca in modo marginale l’Ateneo “Gabriele d’Annunzio” dove per avere in affitto una stanza singola si pagano circa 180 euro al mese e 240 euro nelle residenze dell’Azienda per il diritto allo studio universitario dove la somma comprende tutte le utenze e numerosi servizi. Per saperne di più leggi qui: Caro affitti UdA: gli studenti chiedono risposte, l’Adsu incrementa i posti letto
Un esempio virtuoso rispetto ad altre realtà italiane come testimoniano le numerose proteste e mobilitazioni attuate in diverse città e partite da Milano dove i prezzi sono esorbitanti. Fiorenzo Foti ha scelto il corso di laurea in logopedia alla d’Annunzio per la qualità dell’offerta formativa ma anche per i prezzi contenuti degli affitti e al Tg8 racconta la sua esperienza e quella di altri studenti calabresi iscritti ad atenei in città come Milano e Roma.