Una trentasettenne è stata individuata e denunciata per essersi allontanata dal luogo dell’incidente senza soccorrere Antonio Cusano, il trentatreenne morto nell’incidente stradale avvenuto a Carsoli.
Dopo un’accurata ricerca gli amici di Antonio Cusano, insieme ai Carabinieri, hanno trovato la Ford Fiesta , di colore grigio, rimasta coinvolta nell’incidente in cui ha perso la vita il motociclista trentatreeenne originario di Vitulano, ma residente a Roma, dove gestiva un’officina, a Trigoria. G.D.S., trentasettenne di Pescorocchiano, in provincia di Rieti, è accusata di omissione di soccorso e si difende sostenendo che poche ore dopo l’impatto si era presentata in caserma, nel suo paese, e aveva sporto denuncia contro ignoti, per i danni subiti. La donna afferma di essersi fermata dopo l’impatto, per circa dieci minuti, e di non aver visto nessuno. L’auto era parcheggiata in una stradina di Pescorocchiano, piccolo comune del Reatino che si trova a circa venti chilometri da Carsoli dove è avvenuto l’incidente stradale avvenuto venerdì 29 giugno, sulla Tiburtina, al bivio di Tufo. Insieme al motociclista sul posto c’era un altro giovane che aveva visto la macchina ma non era riuscito a leggere la targa.Alla denuncia della pirata della strada gli amici del giovane sono arrivati grazie al passaparola e dopo aver visitato con le loro moto tutti i comuni della zona fino a quando non hanno trovato l’auto grigia.