Rinviata al 13 dicembre l’udienza per l’uomo di 69 anni di Casalincontrada , invalido al 100%, sorpreso a zappare nel giardino della sua abitazione. Deve rispondere dell’accusa di truffa aggravata.
Torna alla ribalta delle cronache la vicenda del sessantanovenne di Casalincontrada che era riuscito ad ottenere l’invalidità al 100%, in seguito ad un infortunio sul lavoro avvenuto nel 1991 che lo avrebbe costretto a stare sulla sedia a rotelle, ma è stato fotografato mentre eseguiva lavori nel giardino della sua abitazione.L’udienza in tribunale a Chieti del processo, che si è aperto giovedì scorso, è stata rinviata al prossimo 13 dicembre. Nel certificato dell’Inail di Chieti era scritto che l’uomo, a causa di gravissime fratture a costole e vertebre, non poteva camminare. Un vicino di casa, con il quale aveva avuto dissidi per motivi legati ad una fognatura rotta, però, lo ha fotografato e ripreso mentre in piedi e con un piccone in mano era alle prese con lavori nel giardino di casa. Il falso invalido per non farsi riconoscere indossava un passamontagna. Il sessantanovenne è accusato di truffa aggravata e se sarà condannato dovrà restituire quanto ha percepito in 24 anni da invalido: 630mila euro tra assegni di accompagnamento e somme per l’acquisto di materiali sanitari. Secondo l’accusa in piena autonomia era capace di compiere lavori con attrezzi da muratore anche se lui respinge le accuse. Inps e Inail si sono costituiti parte civile per ottenere. Il pensionato , nelle immagini riprese dal vicino di casa, che nel 2012 aveva presentato una denuncia alla polizia municipale di Casalincontrada, si vede mentre, dopo aver abbandonato la carrozzina, è intento a a zappare nel proprio cortile per lavori ad un tratto di fognatura. Dall’accertamento di presunti scavi illegali è partita l’indagine dei carabinieri della sezione di polizia giudiziaria di Chieti sulla presunta truffa.