Casoli e Bomba: sos per i laghi a secco

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L’Arci Pesca Fisa di Chieti lancia un sos per  i laghi di Casoli e di Bomba che , a causa della siccità, sono ormai quasi in secca.

Le abbondanti nevicate dello scorso gennaio non sono state sufficienti a migliorare la situazione dei laghi di Casoli e Bomba che, come segnala l’Arci Pesca Fisa di Chieti, hanno pochissima acqua .

Il presidente provinciale Giuseppe Zappetti spiega che “I residenti e pescatori del luogo, a memoria, non ricordano un evento così catastrofico. Il livello del bacino di Casoli è sceso di 15 metri, la peggiore siccità degli ultimi anni, che supera anche quella record del 2003. Il clima innaturalmente mite ha quasi reso sterili sorgenti e falde acquifere. Le conseguenze, per il momento, sono mostrate dalla diminuzione del livello d’acqua dei due invasi che alimentano la centrale idroelettrica dell’Acea. Se non è emergenza, poco ci manca. La speranza è che piova e, soprattutto, nevichi sui monti. Altrimenti sarebbero incalcolabili i danni estivi per le coltivazioni e le industrie della Val di Sangro. Il sistema irriguo della vallata del Sangro è strettamente collegato ai due laghi artificiali ottenuti dallo sbarramento dei fiumi Aventino (Casoli) e Sangro (Bomba). Dai bacini partono due gallerie di derivazione. I due tunnel confluiscono in un unico condotto che, poco prima di raggiunge la centrale Acea di Sant’Angelo a Selva di Altino, dopo un salto di 80 metri, si biforcano. Dalla centrale idroelettrica parte un canale di “restituzione” che alimenta nuovamente il fiume Sangro poco a monte dell’Oasi di Serranella. Complessivamente dai due bacini idrici è prelevata una media di circa 22mila litri al secondo che, attraverso una serie di condotte, sono portati alla centrale idroelettrica di Sant’Angelo, circa un chilometro a monte dei confini della riserva. Negli alvei naturali del Sangro, dell’Aventino e del Verde sono rilasciati rispettivamente 200, 100 e altri 100 litri al secondo, determinando una relativa carenza idrica nei tratti a valle degli invasi, anche se l’Acea non è certo responsabile della quasi secca dei laghi di Casoli e Bomba. Minori precipitazioni e aumento dell’utilizzo delle acque per energia elettrica e irrigazione dei campi causano un binomio pericoloso. I fiumi sono sofferenti, c’è l’alterazione di tutto un ecosistema”.