Catignano fuori da cratere: “Lo Stato ci ha abbandonato”

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Il sindaco di Catignano Valentini dopo esclusione dal Decreto Sisma ha detto “Lo Stato ci ha abbandonato”.

Anche il sindaco di Catignano Enrico Valentini, dopo l’esclusione del comune del Teramano dal cratere sismico, è amareggiato e deluso. Catignano non è tra i 9 comuni abruzzesi inseriti nel provvedimento che prevede l’allargamento del cratere sismico. Il primo cittadino ricorda che il suo Comune è stato escluso dalla lista nonostante i crolli, gli sfollati, le aree del centro storico chiuse e le attività costrette a lasciare le proprie sedi.

Il sindaco Valentini afferma che “Rimanere fuori dal cratere rende ancora più difficile la gestione dell’emergenza post sisma. Infatti il D.L. 189/2016 disciplina una serie di aiuti alle attività e ai comuni solo se presenti all’interno del cratere contemplando per i fuori cratere solo la ricostruzione degli edifici . Purtroppo terremoto non significa solo distruzione di case ma anche distruzione di un tessuto economico e sociale che manteneva in vita un centro storico che ora è vuoto e desolante”. La richiesta di inclusione del cratere, supportata da verifiche tecniche da parte della Protezione Civile, era in linea con la volontà del governo di contrastare lo spopolamento dei piccoli borghi colpiti dal sisma. In merito alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente D’Alfonso sull’allargamento del cratere sono amareggiato per una mancanza di sensibilità da parte del Presidente che in maniera poco elegante ha avvicinato Catignano a Zagabria. Catignano è un paese fortemente colpito e mi auguro che il decreto possa essere modificato in aula nel corso della prossima settimana per dare il giusto riconoscimento ad una comunità che altrimenti farà fatica a rialzarsi da sola”.