Non sono state accolte le richieste della difesa per l’ex allenatore di baseball la libertà o una misura restrittiva che gli permettesse di lavorare.
L’ex allenatore di baseball, un cinquantaduenne di origine venezuelana, accusato di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti di nove bambini fra i 8 e i 13 anni, rimane agli arresti domiciliari. Dopo un anno di reclusione e sei di arresti domiciliari, oggi, è comparso dinanzi al Tribunale di Chieti nell’udienza di ammissione delle prove. Il difensore, l’avvocato Luigi Antonangeli, aveva chiesto per lui la libertà o una misura restrittiva che gli permettesse di lavorare, entrambe le opzioni rigettate dal collegio. Il Tribunato ha rigettato anche la richiesta di alcune delle parti civili di citazione verso il Comune di Chieti, responsabile secondo le parti di no aver vigilato chi ha usufruito della struttura, dal momento che uno degli episodi di violenza si sarebbe verificato in occasione di un allenamento. Infine, respinta anche la richiesta di citazione, sempre come responsabile civile, della Asd Baseball Chieti, e della Federazione Italiana Baseball che invece sono già costituite nel processo come parte civile. Il Tribunale ha fissato per il prossimo 23 ottobre l’udienza durante la quale verranno sentiti tutti i 12 testimoni dell’accusa.