Nei prossimi giorni sarà effettuata una perizia per decidere se, il cavalcavia dell’Asse attrezzat0 all’altezza di Dragonara, sarà abbattuto.
Verrà effettuata nei prossimi 45 giorni una perizia dall’Arap, l’Agenzia regionale per le attività produttive, per stabilire se il cavalcavia, dell’Asse attrezzato all’altezza di Dragonara, dovrà essere abbattuto oppure no. La decisione è stata presa oggi a Chieti durante un incontro convocato dal prefetto Antonio Corona al quale hanno preso parte il Consorzio Industriale Valpescara, ente in liquidazione proprietario del cavalcavia e rappresentato dal commissario Camillo D’Angelo, il Comune di Chieti rappresentato dal sindaco Umberto Di Primio e dall’assessore Emilia De Matteo, l’Arap con il presidente Giampiero Leombroni, rappresentanti del 118 e dei Vigili del Fuoco. L’Arap ha a disposizione 140.000 euro predisposti per le spese della perizia, per un eventuale abbattimento dell’infrastruttura, per i lavori di messa in sicurezza del cavalcavia per cui dell’Anas ha già predisposto un progetto che sarà eseguito nell’attesa dell’esito della perizia. Anche nel caso di demolizione l’Arap sosterrà le spese per realizzare un tracciato stradale alternativo che possa essere utilizzato dall’unica famiglia servita dal cavalcavia, chiuso al traffico automobilistico da sei anni e che viene utilizzato solo come passaggio pedonale. Nel certificato di collaudo ed idoneità statica del cavalcavia risalente al 2012, il cui contenuto è stato reso noto nei giorni scorsi dalla parlamentare teatina del Movimento 5 stelle Daniela Torto, si legge che il cavalcavia non è collaudabile e non è staticamente idoneo. L’attenzione intorno al cavalcavia è tornata alta in seguito al crollo del ponte Morandi di Genova.