Due ex dipendenti di Teateservizi sono stati rinviati a giudizio, per peculato e falso, con l’accusa di aver falsificato bollettini e di aver intascato soldi.
Si tratta di G. N., 58 anni e M. C., 35 anni che sono stati rinviati a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Chieti Luca De Ninis. Teateservizi si è costituita parte civile e chiede un risarcimento dei danni di 56mila e 700 euro. La prima udienza è fissata per il 17 settembre.
I due ex dipendenti di Teateservizi, la società si occupa della riscossione dei Tributi per conto del Comune di Chieti, sono accusati di aver falsificato, tra il 2016 ed il 2017, per ben 264 volte 136 bollettini postali riproducendoli per attestare ad alcuni utenti l’avvenuto pagamento della tassa per la pratica riguardante la voltura dell’utenza idrica. Secondo l’accusa, i due, attestando i pagamenti come versati si sarebbero impossessati rispettivamente di 18mila e 900 euro.